Così il mister della Primavera rossoblù al termine di Cagliari-Inter.
È amareggiato, Max Canzi, dopo la beffa subita nel finale contro l’Inter. L’eurogol di Gavioli ha rovinato una mattinata quasi perfetta per i rossoblù, vicinissimi a ripetere il miracolo di una settimana fa a Torino. “Abbiamo fatto molto bene il primo tempo – le sue parole nel dopogara – ma se non capitalizzi le occasioni da rete nitide e ne abbiamo avute almeno quattro, con squadre di questa caratura, forza fisica e qualità, diventa difficile perché poi escono fuori alla distanza”. Sulle possibilità di ripetere il risultato di Torino: “Noi andiamo sempre in campo per vincere e ci proviamo sempre, ma a volte gli avversari non sono d’accordo. Sapevamo che con il minimo margine di vantaggio il secondo tempo sarebbe stato duro, anche se i loro due gol sono scaturiti da altrettanti episodi: in uno la palla è stata sulla linea per quasi dieci secondi, nell’altro c’è stato un tiro bellissimo, però…bravo lui a provarci e gli è andata bene. Alla fine il pareggio sarebbe stato il risultato giusto, ma è andata così. Onore all’Inter”.
Su Verde e Lella di nuovo in campo, dopo le convocazioni in prima squadra: “Un viaggio così il giorno prima della nostra gara non aiuta fisicamente, ma dà una grossa spinta a livello morale. Quindi le due cose si sono compensate”. Sulle occasioni mancate nel primo tempo: “È il principale rammarico: avremmo avuto tre punti in più, con una prospettiva di campionato sicuramente più interessante, ma ripartiamo dalla prestazione. Abbiamo perso molto campo nella ripresa, con la loro aggressività che ci ha impedito di ripartire dal basso, che è la nostra principale caratteristica”. Sulla scelta di Ladinetti in cabina di regia: “Abbiamo dovuto rinunciare a Marongiu, non certo per demeriti suoi ma per questioni di fuoriquota. Il play è un ruolo che Riccardo potrà fare in futuro, ha fatto un grandissimo primo tempo prima di calare, come tutta la squadra”.
Si aspettava un rendimento simile a inizio anno? “No, sinceramente: ci speravo, ma non potevo aspettarmelo. Dobbiamo comunque restare sul pezzo: la classifica è cortissima e non possiamo cullarci su quanto fatto nel girone d’andata. Dobbiamo giocare bene e fare risultati”. Sull’emozione di giocare alla Sardegna Arena: “Questo è il nostro stadio e questa è casa nostra: se potessimo giocare sempre qui, sarebbe bellissimo. Quando siamo andati fuori, sinceramente, ci aspettavamo una maggiore risposta. Dobbiamo continuare a meritarci la categoria e a lottare per tenercela stretta”.
Francesco Aresu