L’Olbia riparte dal primo punto in stagione fatto in rimonta sulla Pro Sesto. Il tecnico dei bianchi, Max Canzi,è consapevole che quel punto non smuova la classifica ma che l’umore della squadra non è cambiato rispetto alle prime partite, ricordando che “l’equilibrio è l’aspetto da ricercare, sia dopo le sconfitte che dopo le vittorie”. Nessuna esaltazione, ma la consapevolezza che la strada intrapresa è quella giusta.
Domani arriva il Livorno, squadra con rilevanti problemi extracampo. Per il mister questo aspetto, avendolo vissuto in prima persona a Siena, potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Mai abbassare la guardia perché “parliamo di una squadra di altissimo livello, con un organico composto da giocatori che avrebbero dovuto fare la B. La loro situazione difficile unisce e compatta la squadra. Molto spesso in queste situazioni si dà molto più di quello che si ha per salvare la pelle”.
Quindi, oltre alla loro unione, cosa teme di più? “Sicuramente la qualità dei loro attaccanti. Come si sistema di gioco utilizzano il 4-3-3 con qualche variante nella disposizione degli attaccanti”.
Domenica a Sesto si è vista un’Olbia che, rispetto alle altre uscite, ha avuto qualche occasione in più. “È un primo passo importante avere occasioni. Gli attaccanti stanno lavorando bene, con serenità perché hanno la nostra totale fiducia. Sono tutti in grado di far bene”.
Ci troviamo ancora a parlare di Pennington, perché da giocatore più pericoloso è passato a timbrare il cartellino. “Nicholas è un centrocampista con tempi di inserimento importanti e per noi è una grande arma. È una sua dote, lui poi sente fiducia e sta bene. Ma abbiamo fuori giocatori come Biancu e Lella che hanno avuto meno spazio ma sui quali crediamo tanto e che torneranno utilissimi nel corso della stagione”.
Situazione infermeria? “Stiamo bene, abbiamo out Doratiotto, van der Want e Belloni. Recuperiamo Occhioni”.
Arriva un altro round da 3 partite in 8 giorni. “Giocare partite con tempi così stretti non è facile perché a livello fisico e fisiologico non arrivi a un reintegro completo. La bravura dello staff sta proprio nel riuscire a dosare le forze. Con la rosa molto completa posso già iniziare a farlo durante la partita. Ma devo dire che stiamo correndo tantissimo e a fine gara riusciamo ad avere occasioni, come a Sesto, mentre gli avversari fanno fatica a livello fisico”.
In conclusione una battuta sulla neonata Primavera 3 – Dante Berretti. “Nasce una Lega trasversale che dà possibilità a squadre che investono molto sui giovani, come l’Olbia, di concorrere con i pari livello. La trovo una cosa saggia e intelligente. Con questa struttura innalzi il livello e abitui i ragazzi all’obiettivo. Ecco perché già dall’introduzione della Primavera 1 e 2 ho notato un progressivo aumento di qualità”.
Roberta Marongiu