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Cagliari, Zortea: “Non mi pesa l’eredità di Nández. Gasperini? Si era rotto qualcosa”

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Dopo la prima amichevole persa per 3-1 contro il Como al Brunod di Châtillon, è tempo ancora di presentazioni in casa Cagliari. Dopo Sebastiano Luperto, è il turno del laterale difensivo Nadir Zortea, che presenzierà in conferenza stampa di presentazione intorno alle ore 12.15 per rispondere alle domande dei media presenti nel ritiro valdostano dei rossoblù di Davide Nicola.

A cura dell’inviato a Châtillon Francesco Aresu


12.50 – Termina la conferenza stampa.

Sulla conoscenza di Nicola e dei suoi metodi: “Conoscere lo staff aiuta, penso di essere l’unico che aveva già avuto sia il mister che il direttore (Bonato, alla Cremonese ndr). Sui carichi di lavoro cerco di dare l’esempio, so che questa è un’intensità che in pochi hanno, ma penso di essere a un buon punto”.

Su Frosinone: “Esperienza particolare perché giocavamo bene, dominavamo le partite ma abbiamo portato a casa poco. Credo che usciamo da quell’esperienza un po’ più forti, è stata una batosta ma c’è stato comunque un miglioramento. Nel calcio non sempre ottieni quello che meriti”.

Su Gaetano: “Spero di giocare di nuovo con lui dopo la Cremonese perché è un giocatore di qualità incredibile. Non ci siamo ancora sentiti, sono situazioni delicate e preferiamo restare distaccati e magari aspettarmi la sorpresa di trovarlo qui (ride, ndr)”.

Sul modello di riferimento: “Prendo un po’ spunto da tutti, ci sono vari giocatori con caratteristiche diverse su questo: cerco di essere il più completo possibile, ora nel ruolo di quinto quello che spicca di più è Theo Hernandez”.

Qui a titolo definitivo, giochi anche per dimostrare qualcosa a Gasp? “Sono contento di essermi staccato e andare continuamente in prestito non mi piaceva. Da parte del Cagliari ho sentito grossa voglia di lavorare con me e di prendermi, a differenza di quello che è successo negli ultimi anni a Bergamo. Sono molto contento di questa scelta. Rancore? Gli ho già dimostrato quello che dovevo, se non sono mai stato preso abbastanza in considerazione non è un problema mio. Io ho sempre dato il massimo, evidentemente non bastava ma ho trovato un’altra sistemazione”.

Pesa l’eredità di Nandez? “Il lavoro fisico è simile a quello di Gasperini, anche se con il mister Nicola stiamo lavorando più sull’intensità. Sull’eredità di Nández dico che in ogni squadra succedono cose del genere, non sento questo peso e anzi, penso sia divertente questo: la vivo come una grossa emozione”.

Curiosità sul cognome e sull’accoglienza del gruppo: “Vengo da un paese che si chiama Zortea e dove abito e ho tanti parenti (ride, ndr). L’accoglienza è stata buona, è stata dura con il caldo della Sardegna ma questo è un ottimo gruppo e siamo sulla strada giusta”.

Feedback su Nicola: “Ci siamo conosciuti a Salerno, sono stati mesi intensi e difficili allora ma già conoscevo il modo di lavorare del mister, che ti mette alla prova dal punto di vista fisico e mentale. Gli piace il giocatore che riesce a controllare le proprie emozioni, in questo gruppo ho visto tanti giocatori di livello soprattutto dal punto di vista mentale. Mi sembra che si stia andando nella direzione giusta”.

Sull’accoglienza dei tifosi e sul suo identikit tattico: “È stata un’accoglienza mai avuta finora, subito ho capito che qui è diverso: rappresentare un’Isola è qualcosa di particolare, che richiede un attaccamento diverso rispetto alle altre squadre. Sono un giocatore offensivo, la mia attitudine principale è arrivare al cross e con tanta corsa, posso giocare anche a sinistra e dal punto di vista tattico posso fare tante cose”.

Hai pensato di restare con Gasperini? “Nadir è un nome arabo che ha scelto mia mamma, è particolare ma mi piace molto. Non pensavo di restare all’Atalanta, per me si era già rotto qualcosa. Non pensavo di rimanere, anche perché non ho nemmeno iniziato il ritiro”.

Una vita in prestito, il sogno era giocare da titolare nell’Atalanta? “Sono arrivato che avevo 14 anni, è stato un percorso di crescita che pensavo di poter terminare giocando vari anni con la prima squadra, ma durante il percorso le cose cambiano. Non ho mai avuto la sensazione di essere parte di qualcosa: quando ho saputo dell’offerta del Cagliari sono stato molto contento di questa nuova destinazione”.

12.35 – Inizia la conferenza stampa. 

12.30 – Un po’ di ritardo sull’inizio della conferenza stampa, dovuta alla durata dell’allenamento mattutino.

12.15 – Buongiorno a tutti da Chatillon. Siamo pronti per raccontarvi in diretta la conferenza stampa del difensore del Cagliari, Nadir Zortea, dal ritiro dei rossoblù.

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