In occasione della terza edizione del Memorial Giampiero Galeazzi, è intervenuto ai nostri microfoni l’attuale vice presidente della Lega Pro ed ex giocatore del Cagliari Gianfranco Zola. Tanti i temi trattati dall’ex numero 10 rossoblù, dalla stagione appena vissuta dal Cagliari, passando per quella della Torres. Di seguito le sue parole.
Su Giampiero Galeazzi
“Mi ricordo l’emozione vissuta in occasione della prima volta che me lo ritrovai di fronte, era il doppio di me. Chiaro lo conoscevo perché sono cresciuto con le sue telecronache. Al mio primo gol a Napoli mi intervistò e mi emozionai tanto. Lui è una di quelle persone che ha accompagnato la mia crescita di calciatore. Fa piacere essere qua oggi”.
Sulla salvezza del Cagliari
“Sin dall’inizio ha avuto delle difficoltà, per la salvezza c’era una competizione agguerrita e, a onor del vero, qualche pretendente per la permanenza in Serie A aveva più qualità tra le proprie fila. Quando ho visto i rossoblù per la prima volta contro l’Inter, a inizio stagione, hanno sofferto tantissimo. Però mi ha colpito la loro forza interiore enorme. Nel secondo tempo, sotto di 2-0, sono venuti fuori con carattere, contro una corazzata come quella dei i nerazzurri. Quelli sono aspetti che ti danno indicazioni, in molte si sarebbero lasciate andare, invece loro hanno lottato fino alla fine. Quello spirito e quella determinazione sono state merito dell’allenatore e uno dei segreti che ha permesso ai rossoblù di salvarsi”.
Sul successore di Ranieri
“Fare ciò che ha fatto Ranieri in questi due anni è praticamente impossibile, non saprei neanche suggerire a una società competente come quella del Cagliari quali scelte strategiche fare. Sarà fondamentale trovare qualcuno che riesca a costruire qualcosa di importante. Non so dire quale sarà la figura giusta per il post Ranieri. Però sono certo che, conoscendolo, il presidente Giulini riuscirà a trovare il tecnico adatto”.
Sulle parole dette da Ranieri di restare vicino alla squadra in futuro
“Sono parole sagge quelle dette da Ranieri. La piazza, la tifoseria e la squadra devono essere un tutt’uno. Quanto questo sia importante si è visto anche quest’anno, ma anche quando giocavo in rossoblù. L’unione tra questi aspetti fa veramente la differenza che va coltivato sempre a prescindere dai risultati. A volte le cose possono andare male, però questo connubio non deve mai mancare. Su Esposito e Suazo (entrambi presenti al memorial ndr)? Gli anni con Esposito e Suazo sono stati i più divertenti e belli di tutti. Il gruppo era fantastico, abbiamo fatto delle cose molto belle condividendole con la gente. È una cosa che mi porto dentro difficile da dimenticare”.
Sulla Torres
“Sono stati bravissimi, ho mandato un messaggio al presidente Udassi prima dei quarti di finale dei playoff di Serie C contro il Benevento. Gli ho detto che non avevano niente da rimproverarsi, tutto ciò che avrebbero potuto conquistare sarebbe stato un bonus. Hanno fatto delle cose straordinarie, spero che questa stagione sia stata una prova generale per la prossima”.
Su Maresca al Chelsea e sulla stagione del Napoli
“Spero che Maresca faccia bene al Chelsea, sicuramente è un compito non semplice. Lo scorso anno ha fatto cose importanti con il Leicester, spero che il campo confermi queste speranze. Il Napoli? Ora ha un bel compito. Dopo la splendida stagione fatta con Spalletti, quella appena vissuta è stata una doccia fredda. L’anno che verrà dovrebbe essere quello della rinascita e della costruzione, chiaro che fondamentale sarà la scelta dell’allenatore. Anche perché la prossima Serie A sarà una competizione molto più dura e difficile”.
La Redazione














