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Gianfranco Zola Coppa Quartieri

Cagliari, Zola: “Onorato dell’accostamento a Riva e Francescoli. Bello rivedere Ranieri in panchina”

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Nella mattinata di oggi mercoledì 13 novembre, in occasione dell’inizio della Coppa Quartieri, alla Unipol Domus è intervenuto ai nostri microfoni Gianfranco Zola, attuale vicepresidente della Lega Pro ed ex giocatore di Cagliari, Parma e Chelsea. Di seguito le sue parole.

Sull’importanza della Coppa Quartieri
“È un argomento a cui sono molto sensibile. Per me è un piacere essere qui a parlarne, il valore dello sport nella vita di tutti i giorni è una cosa che dobbiamo sempre evidenziare. Lo sport per me ha rappresentato veramente tanto essendo una parte importantissima della mia vita in molti sensi quindi bisogna sempre ricordare l’importanza e il ruolo di questo nella vita dei nostri ragazzi e delle future generazioni incoraggiando e supportando eventi di questo tipo”.

Settimana importante per la Storia del Cagliari: la celebrazione dello 80º compleanno di Gigi Riva, ieri il compleanno di Enzo Francescoli e oggi la sua presenza qui.
“Beh, innanzitutto sono onorato di essere stato avvicinato a due personaggi del genere. Gigi in primis, è stato l’idolo di molte generazioni, anche della mia in un certo senso perché io ho cominciato proprio ispirandomi a lui. Francescoli è stato un altro grandissimo, sono un suo grande ammiratore di entrambi quindi grazie per questo paragone, per me è un vero piacere sentirlo”.

Su Zola bambino
“Ero un bambino pieno di entusiasmo, pieno di voglia di fare. Lo sport mi ha insegnato un modo per crescere in molti sensi quindi io sono riconoscente al mio percorso perché mi ha formato come uomo. Quando oggi ho firmato degli autografi ai ragazzi sono tornato indietro con la mente, pensando di essere stato uno di loro in passato. Mi entusiasmavo allo stesso modo, quando vedevo dei personaggi sportivi di successo come magari Gigi, mi sono rivisto molto in tutti loro”.

Una vita senza il calcio?
“Mi è capitato spesso di pensarci. Sinceramente non so come sarebbe andata. Io ritengo la mia carriera come una delle più grosse fortune per me perché sin da quando avevo 15-16 anni avevo un obiettivo. Ogni giorno che mi svegliavo avevo un obiettivo in mente. Mi svegliavo nella speranza di migliorare e raggiungere e quello che ho sempre segnato, questo dedizione mi ha tenuto sempre nella giusta strada”.

Sull’eventuale ritorno in panchina di Ranieri
“Non sapevo niente di questo, proprio l’altro giorno pensavo a quanto fosse strano che una persona dello spessore del mister non lavorasse più in questo momento. Rivederlo in panchina sarebbe una bella cosa, in primis per la Roma perché ne avrebbe grande beneficio ma anche per il calcio italiano: lui è una di quelle figure che fanno solo del bene al calcio”.

Su Cagliari-Milan
“Ho visto qualche spezzone, in particolare la parte finale. È stato un grandissimo risultato. Quando ottieni risultati di questo tipo facendo punti con squadre di questo calibro è sempre molto importante. È un pareggio che dà grandissima motivazione per il futuro. La squadra sta facendo discretamente bene, speriamo che si continui così”.

La Redazione 

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