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Cagliari, Ze Pedro: “Mi sono sentito subito a casa. Nazionale? Un sogno, ma la Serie A può aiutarmi”

Zé Pedro durante Cagliari-Parma | Foto Luigi Canu
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Prime parole da giocatore del Caglairi per Zé Pedro: il difensore portoghese arrivato dal Porto nelle ultime ore del mercato, ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club rossoblù. Di seguito le dichiarazioni del giocatore che ha esordito negli ultimi minuti del match contro il Parma.

Gli inizi
“Il mio rapporto con il calcio nasce in famiglia. Mio padre giocava, seppur non ad altissimo livello, e io lo seguivo sempre. Andavo a vederlo negli allenamenti e nelle partite. Forse è anche per questo che ho scelto il ruolo di difensore: lui giocava da centrocampista difensivo o difensore centrale, e io in qualche modo ho seguito le sue orme. Sono un grande appassionato di calcio, lo seguo sempre anche in tv. Quando ho tempo libero cerco una partita da guardare. Non ho un idolo preciso, ma prendo spunto dai migliori: Pepe, Sergio Ramos, Ricardo Carvalho, Hummels. Oggi mi piacciono Rúben Dias e Van Dijk, lo considero dei grandi difensori”.

La Serie A
“Il campionato italiano mi ha sempre affascinato. Quando è arrivata la possibilità di venire a Cagliari ero entusiasta. La società e i tifosi mi hanno accolto a braccia aperte, mi sono sentito subito a casa e ne sono molto grato. So che un grande calciatore portoghese come Bruno Alves è stato qui, spero di lasciare ricordi altrettanto belli. La Serie A è un campionato molto intenso, tatticamente rigoroso, che richiede concentrazione e condizione fisica al massimo livello. Ogni partita è difficile, l’equilibrio è totale, non si può abbassare la guardia. So che i tifosi ci sostengono ovunque e ci trasmettono energia. È molto gratificante avere sempre tante persone che ti supportano e ti chiedono di dare qualcosa in più.”

Sardegna nel destino 
“Era una delle destinazioni che avrei scelto per le vacanze durante la prima sosta per le Nazionali a settembre. Poi le evoluzioni del calciomercato ed ecco che stavolta invece ci sono venuto per lavorare e firmare il contratto col Cagliari. È la mia prima vera esperienza lontano da casa: a Porto ero vicino a famiglia e amici, qui sono sicuramente in un altro contesto. Ma i tifosi, i compagni e lo staff mi hanno fatto sentire a mio agio fin dal primo giorno. Hanno sempre chiesto se avessi bisogno di qualcosa con grande premura. Per me significa molto. Sicuramente ho legato subito con Juan (Rodríguez, ndr): lo spagnolo è una lingua più semplice per me, con Juanchi abbiamo fatto insieme le visite e poi il volo per Cagliari, spesso andiamo e torniamo dagli allenamenti. Ma anche con gli altri compagni mi sto integrando bene. Sto imparando l’italiano e spero presto di poter parlare con tutti con più dimestichezza”.

Profilo
“Mi considero un difensore veloce, aggressivo e forte nel gioco aereo. Queste sono le mie principali qualità e cerco di migliorarle ogni giorno.”

Nazionale 
“La Nazionale è sempre la massima ambizione per un calciatore. Non nascondo questa ambizione: rappresentare il Portogallo sarebbe straordinario e un sogno. Giocare in Serie A, con la sua visibilità, può aiutarmi a fare un passo in più, tutto passa per ciò che fai ogni giorno con la tua squadra di appartenenza”.

Il messaggio ai tifosi
“Non è semplice per me farlo in italiano (sorride, ndr), un giorno ci riuscirò sicuramente meglio. Grazie tante per il modo caloroso con cui mi avete accolto e per l’affetto che mi avete dato, sia personalmente che attraverso i social. Non riesco a rispondere a tutti, ma leggo sempre i messaggi. Sono molto grato per questo. Forza Cagliari!”.

La Redazione

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