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Cagliari, Zappa: “Ritorno in A momento più bello, Ranieri uomo vero”

Gabriele Zappa in Juventus-Cagliari | Foto Valerio Spano
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Il laterale destro del Cagliari, Gabriele Zappa, ĆØ intervenuto durante l’evento “L’importanza dello Sport” organizzato dal Liceo Euclide di Cagliari. Vi proponiamo di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni.

Squadra

“Che tipo di rapporto si crea tra noi compagni di squadra al Cagliari? Sicuramente il rapporto diventa quasi di fratellanza perchĆ© tutti i giorni si crea un’intimitĆ  tra di noi che magari fai fatica a creare con altre persone che vedi una volta ogni tanto. Noi, vedendoci tutti i giorni nello spogliatoio, per me ĆØ la parte più bella di questo sport. Arrivo al campo con un sorriso e so che ai miei compagni scapperĆ  un sorriso durante la giornata. Anche nei momenti difficili, si vede proprio il legame tra noi compagni. Quando va tutto bene, ĆØ troppo facile. Nei momenti bui, il tuo compagno ti fa vedere una luce di speranza”.

Cagliari

“Cosa vuol dire per noi entrare in campo e vedere il pubblico che ci accoglie? Il primo e forse anche il secondo anno non riuscivo a rendermi conto che cosa significasse il calcio per Cagliari e tutta la Sardegna. Non ĆØ facile quello che provate voi e quello che prova appunto tutta la Sardegna per il Cagliari. Adesso il mister ci ha portato a fare diverse amichevoli in giro per la Sardegna. A noi sembra faticoso fare due ore di pullman poi arriviamo lƬ e vediamo l’ambiente che c’ĆØ, un sacco di gente viene a sostenerci e noi siamo grati di questa cosa.Ā  La pressione? Penso che si viva dappertutto. Nel momento in cui giochi dimentichi tutto e pensi solo a giocare però all’inizio ĆØ bello ed emozionante vedere tutta quella gente che ĆØ lƬ per te”.

Emozioni rossoblù

“Il momento più emozionante provato a Cagliari? Sicuramente la promozione in A ĆØ stato il momento più bello. Come ho giĆ  detto, ĆØ stato il giorno più bello della mia vita perchĆ© riportare il Cagliari e un’intera regione in Serie A ĆØ stato importantissimo e per noi ĆØ stato bellissimo perchĆ© arrivavamo da una retrocessione ed eravamo partiti male. Oltre alla Serie A, anche il primo gol con il Cagliari ĆØ stato emozionantissimo perchĆ© ero 2 anni che non facevo gol e al terzo anno sono finalmente riuscito a farlo ed ĆØ stato molto emozionante”.

Ranieri

“Ranieri? Il mister non ha bisogno di presentazioni. Tutto quello che ha fatto ĆØ stato impressionante. Noi diciamo sempre che Ranieri prima che un allenatore ĆØ un uomo vero, ha valori d’altri tempi. Un aneddoto con il mister? Mi ricordo che l’anno scorso faceva freddo e il mister vuole sempre che tutti i giorni, quando arriviamo al campo, gli stringiamo la mano. Se il mister ci chiede di lanciarci nel fuoco, noi ci lanciamo perchĆ© ha una forma di rispetto verso di noi che ĆØ impressionante. Quel giorno Zito (Luvumbo n.d.r.) aveva i guanti e il mister gli ha detto che doveva toglierseli prima di stringergli la mano ed ĆØ stato a spiegarci la storia che nell’antichitĆ  si usava stringere la mano perchĆ© magari sotto al guanto potevi nascondere qualcosa”.

Fabio Loi

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