In occasione della firma sul rinnovo del contratto fino al 2025, ufficializzata nella giornata di oggi 21 gennaio, il difensore del Cagliari Gabriele Zappa ha parlato ai microfoni del club rossoblù per raccontare a tutto tondo la sua esperienza nell’Isola ma anche le sensazioni in vista del futuro. Di seguito le sue parole.
Sul rinnovo
“Sono un pochino emozionato, è bello sapere che dopo cinque anni passati qua posso continuare a vivere questa storia. Sono davvero contento anche perché in questi ultimi due mesi tanta gente mi fermava per strada e mi chiedeva “il rinnovo arriva o non arriva?” e io non potevo sbilanciarmi troppo. Adesso sono contento di poterlo dire. Quando sono arrivato non avevo troppe aspettative anche perché ero reduce dalla Serie B, ho detto sicuramente mi sarei dovuto guadagnare il posto”.
Esperienza
“Il calcio ho sempre detto che è rapido, veloce. Ci sono momenti in cui ti fanno sentire il più forte del mondo e il giorno dopo puoi essere invece il più scarso. Ho vissuto i primi momenti in cui mi sentivo invincibile. poi sono stato messo un po’ da parte e mi sono dovuto riguadagnare il posto. C’è stata anche la retrocessione, quindi momenti veramente bui però poi sono riuscito a risollevarmi.
Emozioni
“Ho vissuto grandi emozioni soprattutto con la vittoria dei play-off. Poi ora bisogna continuare a lavorare, a non perdermi. Questo è il mio principio. Una cosa che non dimenticherò mai è stata la prima salvezza del primo anno. Quella sera prima di giocare con il Milan in hotel a Milano. Veramente qualcosa di indimenticabile, non la scorderò mai perché siamo usciti tutti nel corridoio ad abbracciarci. È stato veramente un momento molto forte. Poi altri momenti indimenticabili è sicuramente il primo gol non in Serie A ma quello con la maglia del Cagliari, che è stato un gol un po’ anche di rivincita. Arrivavo da un periodo brutto sia a livello personale che a livello di squadra, perché dopo la retrocessione i primi mesi in Serie B non stavano andando bene e quindi quel gol lì, in quella partita che è stata anche un po’ la partita della rinascita contro l’Ascoli, è arrivato il gol che aspettavo da tanto e quindi è stato un momento indimenticabile. Altri momenti? Sicuramente l’assist a Bari, per Pavoletti, per la promozione. Tanta gente ancora per strada mi ringrazia per quell’assist e quindi sono contento di aver dato tanta gioia a un popolo intero. Poi la doppietta con il Milan, sicuramente sarà qualcosa di indimenticabile, ma io sono convinto che arriverà un altro momento di nuovo indimenticabile.
Dedizione
“Mi piace essere descritto così come uno che non molla mai e che ci crede nel lavoro. Mi sento di essere migliorato tanto da quando sono arrivato cinque anni fa, però sento che posso migliorare ancora parecchio. Ogni giorno è un giorno buono per potersi migliorare in qualcosa, c’è sempre qualcosa da imparare. Nei momenti in cui le cose vanno bene, tutte le persone ti stanno dietro. Poi nei momenti difficili le persone che ti vogliono bene veramente ti danno una mano e ti danno la forza per rialzarti e ripartire. Devo ringraziare la mia famiglia, la mia compagna Sara che mi stimola e mi fa anche molti discorsi motivazionali, quindi la devo ringraziare tanto”.
La storia continua
“Quando arrivi è difficile poter pensare di stare cinque anni nello stesso posto, dato che il calcio è molto veloce e rapido. Oggi sei qui, domani non lo sai. Non l’avevo pensato, però sono contento di questa cosa. Ho stretto legami veramente forti qua in Sardegna, ho conosciuto persone che reputo importanti nella mia vita. Poi ho visto una Terra bellissima, l’ho girata, ho avuto la fortuna in cinque anni di poterla girare e vedere posti meravigliosi che non hanno niente da invidiare a tutto il resto del mondo. Sono contento di essere qui. Con i tifosi ho stretto un bel rapporto. Mi piace quando finita la partita potergli dare un sorriso e firmare due autografi, che a me non costa nulla, ma so che per loro c’è tanta gente che fa tanti chilometri. Anche dopo la partita con il Lecce mi sono fermato con un pullman di ragazzi che avevano fatto 200 chilometri e gli ho rubato un pezzo di salsiccia e un pezzo di formaggio”
Responsabilità
“Mi piace avere qualche responsabilità in più, anche perché è arrivato il momento, ormai non sono più un giovane, quindi sono contento di questa responsabilità. Capita spesso che magari i più giovani, come Prati o Obert, mi chiedano qualcosa, che magari non vogliono sbilanciarsi troppo, non vogliono chiedere direttamente a Pavo, quindi vengono da me e io faccio un po’ da tramite. Mi piace questa cosa, che riesco a fare un po’ l’intermediario tra i più giovani e i più vecchi. Sono in quella via di mezzo che devo fare da collante”. Il gruppo sta facendo la differenza e il mister è bravo a tenere solido il gruppo, ci sono tanti elementi importanti che magari stanno anche giocando un pochettino meno, però fanno la differenza all’interno del gruppo, come Pavo, Lapa e tanti altri. Anche Luperto si è inserito benissimo, anche Tommy Augello sta facendo un gran lavoro. Siamo un bel gruppo, ci piace stare insieme, lavorare insieme, quindi dobbiamo continuare così e non mollare”.
La Redazione