Una stagione da miglior cannoniere del Cagliari, quindi il contratto scaduto e la nuova firma arrivata dopo qualche giorno di riflessione. Nicolas Viola è rimasto in Sardegna e proverà a giocarsi ancora una volta le proprie carte anche con il nuovo allenatore Davide Nicola, dopo aver disputato la migliore stagione della sua carriera per rapporto tra minuti giocati e numeri sotto la guida di Claudio Ranieri. Il centrocampista calabrese si è raccontato in un’intervista al Corriere dello Sport, di seguito vi proponiamo un breve estratto.
Salvezza
“È stata una stagione fondamentale. Abbiamo gettato le basi per il futuro, per quello che sarà questo campionato. Io sono nel pieno della maturità fisica e mentale. Nonostante sia uno dei veterani mi sento giovanissimo”.
Da Bologna, Cagliari e Nicola
“Sono arrivato a Bologna a campionato inoltrato, è stato difficile inserirsi. Ma l’esperienza con Mihajlovic è stata importantissima, mi ha fatto crescere come uomo e calciatore. Dalle difficoltà nascono le opportunità, se prendi i guai con il piglio giusto possono essere un momento di crescita. Bilancio con il Cagliari? Lavorare con Ranieri è stato fantastico, gli devo molto. Nicola? Penso che la società sia stata lungimirante, facendo la miglior scelta possibile. È l’allenatore giusto per crescere, quest’anno ci giochiamo tanto”.
Sulla prossima Serie A
“Concorrenti salvezza? Spero tante, attenzione al fattore sorpresa, l’anno scorso si sono trovate invischiate Udinese e Sassuolo. Nessuno se lo aspettava. Per la parte alta l’Inter è in pole position, vedo bene il Napoli, sentirà l’effetto Conte”.
I nuovi
“La linea è tracciata: lavorare e mettersi a disposizione della società, dell’allenatore e della nostra gente. Chi arriva, si adegua. Intensità e cooperazione sono il nostro credo”.
Doti e contratto
“Il calcio di Nicola dispendioso? È organizzato, quindi si distribuisce il lavoro e la fatica si sente meno. Il mio sinistro? Potrebbe tornare utile anche sui calci piazzati. Spesso le partite sono bloccate, un angolo o una punizione possono essere decisivi. Ansia per il rinnovo? Per niente, vivo con serenità ogni momento. Pensavo che la Sardegna mi ha dato tanto e che io volevo ripagarla”.
La Redazione