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Cagliari, Viola: “Siamo con Nicola. Non vedo l’ora di affrontare Thiago Motta”

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Nicolas Viola è intervenuto ai microfoni di Radiolina dopo la convincente prestazione del Cagliari che l’ha visto vincere per 2-3 in trasferta al Tardini contro il Parma lunedì 30 settembre. Il trequartista ha parlato della prossima sfida contro la Juventus e della reazione che si aspetta dopo la prima vittoria in campionato, ma non solo. Di seguito le sue dichiarazioni.

Un pensiero ad Andrea Capone

“Saluto la famiglia Capone, il Cagliari ha mandato un messaggio importante e porgo le condoglianze anche io personalmente”.

Sulla voglia del Cagliari

“Penso sia indispensabile il lavoro che fa la squadra. Ho avuto il piacere di scendere in campo contro il Parma e penso sia stata una partita dove si è visto veramente lo spirito e la voglia da cui ripartire, nonostante questi segnali li abbiamo mandati anche in passato”.

La scintilla

“Non credo tanto nella voglia di rivalsa, anche perché non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, se non a noi stessi. Quando la squadra capirà questa particolarità penso che faremo un campionato veramente importante. Siamo una squadra costruita nel migliore dei modi, che deve dimostrare sul campo ancora tantissimo, adesso abbiamo davanti una partita importante per capire in che fase siamo”.

Sulla titolarità contro il Parma

“Ho immaginato nella settimana che portava a Parma di poter giocare da titolare. Io mi alleno tutti i giorni per fare 90 minuti in campo. La partita me la preparo sempre mentalmente. Secondo me sono uno che deve partire sempre nei primi 11. Poi sta al mister decidere se devo giocare da subentrato per un minuto o per venti. Per me è fondamentale dimostrare il mio valore e dare un contributo alla squadra”.

Sulla tensione da subentrante

“L’anno scorso sono partito dalla panchina molte volte e quando entravo era per vincere la partita, questa era la mentalità che cercavo di tenere. Sono sicuro che indipendentemente dall’inizio o a partita in corso chiunque entra per fare bene, quindi la concentrazione e l’allenamento sono fondamentali”.

Sul rinnovo in estate e sulle voci di mercato

“Quando sei svincolato in qualsiasi città tu vada, allora vieni associato a quella squadra. Mi sono tenuto allenato per tutta l’estate, ma quando lo fai da solo non è la stessa cosa di farlo con la squadra, quindi cercavo in ogni modo di poter arrivare in organico in forma per essere pronto. Quando ho firmato di nuovo con il Cagliari ho avuto una sensazione molto positiva, ho aspettato fino all’ultimo la società perché sapevo di poter dare ancora tanto per questa maglia”.

Sulla sfida con la Juventus e la fascia da capitano

“Si lavora giorno per giorno e si gioca per vincere e fare bene. In Serie A abbiamo visto la scorsa stagione tantissime sorprese, sono sicuro che la squadra entrerà in campo per fare una partita eccezionale, ma la voglia di fare risultato ci sarà sempre con chiunque. Lo scorso anno contro la Juventus è stata la prima partita che ho giocato da titolare e con la fascia, venivo dalla laurea e da un momento magico, ho un ricordo bellissimo”.

L’ultima prestazione con il Parma

“L’ultima prestazione ci ha dato delle certezze, ma come abbiamo detto in settimana c’è tanto lavoro da fare, il mister ci fa stare sul pezzo e questo è un fattore molto importante. Tutto questo mi fa ben sperare per il prosieguo, indipendentemente dalla Juve e da chi affronteremo, penso si veda che la nostra identità sta uscendo fuori alla grande”.

Sulla difficoltà di questo inizio di campionato e su mister Nicola

“Siamo tutti dalla parte di mister Nicola, non c’è nemmeno il bisogno di precisarlo. Sono felice di aver conosciuto un allenatore così in gamba e la squadra sta crescendo tanto sotto i suoi consigli. A livello di prestazioni recrimino solo la partita con l’Empoli, ma dopo Parma cercheremo di mantenere questo tipo di approccio come abbiamo fatto in precedenza anche con Roma e Como”.

Sui consigli

“Ho fatto un percorso che riguarda me stesso, non mi sento di dare consigli, son contento quando faccio qualcosa e riesco a dare l’esempio. C’è gente che laurea non laurea ha fatto vedere di essere pronta a fare step successivi”.

Essere padre e origini

“Come padre non so darmi un giudizio, ma voglio il meglio per i miei figli, mi piace educare e far dare l’esempio.  Ho un padre e una madre che mi amano, vengo da un paese piccolo che si chiama Delianuova in Calabria. Quando si arriva da un paesino, se non hai l’umiltà di capire le tante cose nuove che ti circondano, non vai lontano. Gli amici lì sono quelli di sempre, ma la Sardegna mi fa sentire a casa”.

Ritiro

“Stare a contatto di più con le persone aiuta a conoscersi meglio. La società è stata abbastanza chiara sul ritiro, è stato molto positivo e nei momenti di difficoltà ha spinto per ritrovarci. Ma soprattutto è stato un modo per trascorrere più tempo insieme con i compagni di squadra”.

Il passo in avanti

“Ripartiamo dall’atteggiamento di Parma, rimarchiamo l’aspetto che siamo una squadra difficile con cui giocare contro. Domenica è una partita sicuramente sentita perché giocare contro la Juve ha sempre un aspetto diverso. Ha un allenatore, Thiago Motta, super preparato che non vedo l’ora di affrontare”.

Thiago Motta e pretattica

“Io non so se sia giusto o sbagliato dare una formazione in anticipo. Credo nel lavoro e in quello che si fa giorno dopo giorno, quando e se farò l’allenatore allora vedrò se questo è un problema o meno”.

Obiettivo di Cagliari e Viola

“Obiettivo è fare meglio di quello che si è già fatto. Questa squadra ha gli strumenti per fare bene rispetto alla scorsa stagione”.

Flavio Masala

 

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