Ottima prova alla prima partita ufficiale con la maglia del Cagliari per Guglielmo Vicario: nel post-partita il portiere ha raccontato le sue sensazioni.
“Sono contento di essermi fatto trovare pronto, ma direi anche di come l’abbiamo interpretata tutti, sia chi aveva più minutaggio nelle gambe sia chi necessitava di entrare in ritmo. C’è stato da soffrire, la Cremonese ci ha messo un po’ in difficoltà: c’erano giocatori che non lo facevano da tanto quindi è stato un po’ normale calare alla distanza. Queste gare se non le sblocchi subito diventano complicate, era prevedibile perché hanno qualità e grande fisicità in tutti i ruoli. Penso si sia visto un Cagliari con il carattere giusto e possiamo ritenerci soddisfatti per una vittoria meritata”.
“Ruolo da dodicesimo? Penso che per il mio percorso di crescita questa è la strada migliore. Ho la fortuna di potermi allenare ogni giorno con Cragno e Aresti, dai quali posso apprendere tanto. Posso rubare tanto da loro, per me è una fortuna essere parte del Cagliari. Essere in un gruppo così, in Serie A, vuol dire tanto per il mio miglioramento, sono alla prima stagione in Serie A. Le occasioni arriveranno, conosco il mio ruolo, sono felice dell’esperienza che sto vivendo a Cagliari. Fare il secondo da giovane è complicato? C’è tanto da imparare da uno dei portieri della nazionale italiana, per me è un grande orgoglio. Da lui imparo la posizione e l’esplosività, ha grandi doti naturali ma soprattutto lavora moltissimo, questo gli permette di essere sempre pronto e fare grandi interventi. Messo in difficoltà il mister? No, conosco il mio ruolo. Quando ci sarà bisogno mi farò trovare pronto, sono felice di questo. Io mi alleno durante la settimana con professionalità e attenzione. La parata più difficile? Quella su Buonaiuto nel primo tempo, era il primo intervento: :ci ha permesso di rimanere in parità e andare negli spogliatoi sereni con la possibilità di respirare e affrontare meglio la ripresa”.