Tra le poche note positive del Cagliari di Claudio Ranieri c’è senza dubbio Matteo Prati. Un inizio ad osservare i compagni, l’esordio da titolare contro l’Udinese, di nuovo le panchine fino al secondo tempo di Firenze: da quei 45 minuti del Franchi il classe 2003 rossoblù non si è più fermato.
Crescita
Tredici presenze in Serie A, sempre titolare nelle ultime undici giornate, sostituito in una sola occasione a Roma contro la Lazio all’89’. Prati ha preso in mano le chiavi del centrocampo del Cagliari e giustificato l’investimento fatto dal club rossoblù per strapparlo alla Spal superando la concorrenza del Palermo. Dopo i Mondiali Under 20 da protagonista, il regista ravennate è diventato anche perno dell’Under 21 di Carmine Nunziata, con cinque presenze da titolare nelle gare di qualificazione all’Europeo di categoria. Una crescita che non è passata inosservata nemmeno al CT della Nazionale maggiore Luciano Spalletti. L’allenatore degli Azzurri, infatti, ha citato anche il nome di Prati tra i prospetti sotto la lente d’ingrandimento per il futuro.
Parole
“Il mio ruolo ha connotati di rabdomante, il mio dovere è guardare, osservare, scoprire”, queste le dichiarazioni di Spalletti a Un Anno di Sport su Rai Due, “Sono venuti fuori Kayode, Ranieri, Koleosho, Casadei. Bove è oramai una certezza, mi è piaciuto nell’ultimo periodo l’atteggiamento di Lucca, e poi Prati, Calafiori che è una certezza a sinistra e al centro ed è pronto per la Nazionale”. Parole importanti quelle di Spalletti che mettono il ventenne ex Spal tra i più importanti prospetti del calcio italiano, una speranza anche per un Cagliari a caccia di positività in vista di una seconda parte di stagione fondamentale per raggiungere l’obiettivo salvezza.
La Redazione
