L’attesa da secondo, l’occasione data dalle difficoltà del collega titolare presa al volo, il posto tra i pali preso e confermato grazie a prestazioni sempre più convincenti. Arrivato per guardare le spalle a Boris Radunovic, alternativa di esperienza e affidabilità , Simone Scuffet è riuscito a guadagnare posizioni fino a diventare il numero uno del Cagliari di Claudio Ranieri.
Svolta
La ruggine da togliere dopo le prime settimane passate in panchina, causa delle piccole incertezze all’esordio in maglia rossoblù. Arrivato all’ottava giornata di Serie A contro la Roma alla Unipol Domus, quattro gol subiti e la difesa che non sembra trarre giovamento dal cambio tra i pali. Poi, con il passare delle partite, Scuffet ha trovato maggiore confidenza e le prestazioni positive una logica conseguenza del campo ritrovato con continuità . Dodici le presenze da quell’otto ottobre, diciannove le reti subite, con la prima e unica volta con la porta imbattuta nel pareggio casalingo contro l’Empoli. Arrivato dopo la sconfitta di Verona, forse la migliore espressione del portiere friulano con la maglia del Cagliari. Quella del Bentegodi era stata la decima presenza da titolare dell’ex Udinese, un traguardo che ha fatto felice anche il Cluj, club dal quale la società rossoblù l’ha prelevato in estate, riportandolo in Italia dopo le due stagioni tra Cipro (Apoel Nicosia) e Romania (Cluj).
Bonus
Decima presenza che ha fatto felice anche la società della Transilvania. Perché nell’accordo tra i romeni e il Cagliari sono previsti anche dei bonus sia legati alle prestazioni individuali che di squadra. Nel primo caso 200mila euro al raggiungimento della gara numero dieci in campo, da aggiungere al milione del trasferimento in Sardegna e che il Cagliari dovrà ora versare al Cluj. Nel secondo 600mila euro che il club di Tommaso Giulini metterà nelle casse dei romeni in caso di permanenza in Serie A. Un affare, dunque, che in caso di obiettivi centrati arriverebbe a un totale di quasi due milioni, un investimento che al momento si sta rivelando azzeccato e che ha garantito a Ranieri un dodicesimo solo sulla carta, pronto a prendere il posto di Radunovic non appena il serbo ha mostrato le prime lacune.
Matteo Zizola














