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Cagliari-Sassuolo, Ranieri: “Servirà l’aiuto del pubblico. Mercato? Non ci penso”

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Dopo la sconfitta di misura con la Lazio, il Cagliari si prepara a un match che potrebbe essere importante nel cammino verso la salvezza: all’Unipol Domus, lunedì 11 dicembre alle 20.45, arriva il Sassuolo. Una sfida in cui i rossoblù proveranno a continuare la propria striscia positiva di risultati interni, ma soprattutto a cercheranno di ritrovare una vittoria che manca dal 5 novembre scorso. Il tecnico del Cagliari, Claudio Ranieri, presenta l’impegno nella consueta conferenza stampa dell’antivigilia.

a cura di Matteo Cardia

Finisce la conferenza stampa

Su Nandez e sull’aspetto psicologico della squadra: “Noi nelle sconfitte ci mettiamo sempre del nostro, non voglio nascondere la testa, ma piano piano stiamo risolvendo le incongruenze che ci limitano. Il risultato ti fa sentire più fiducia, ti fa dire  “allora riusciamo a fare le cose anche noi”. Questo è quello che cerco, quello che chiedo alla squadra durante gli allenamenti. Nandez sta sempre meglio. Ora deciderò se metterlo dall’inizio”.

Ancora sul Sassuolo: “Il Sassuolo non sa giocare solo di rimessa. Giocano, ti portano le ali dentro o i terzini, hanno un loro canovaccio che fanno molto bene, sanno quello che vogliono fare. Non fanno solo ripartenze, sanno come e cosa vogliono fare”.

Sulla reazione contro la Lazio: “Abbiamo fatto quello che voglio io, ma dopo una partita analizziamo la sfida sapendo che non si può restare fermi. Vorrei in questo senso i miei giocatori come macchine, senza sentimenti: si vince, si perde, si va alla prossima partita. I ragazzi stanno bene, lo sanno, abbiamo fatto buone partite anche se abbiamo perso, ma vedo la squadra che si sta trovando, abbiamo bisogno di alcuni risultati positivi però e mi auguro che possano arrivare”.

Su Sulemana e Shomurodov: “Sulemana era partito bene, poi si era un po’ perso perché si innervosiva dopo aver sbagliato anche un appoggio semplice, nell’ultimo mese però l’ho visto molto bene e quando è entrato ero sicuro che avrebbe fatto una gran partita. Shomurodov? Ha faticato molto, non era il giocatore che volevo io, perché avendo giocato poco a Roma e poco a La Spezia ero rimasto all’avventura di Genova. Sta ritornando quello di Genova, è un giocatore di qualità, veloce, lo sto pungolando sotto l’aspetto difensivo e sta rispondendo bene, avrò bisogno di lui e ci potrà dare una grossa mano”

Su quanto possano pesare le assenze: “Mi auguro soffrano delle assenze più loro. Ma Castillejo non gioca perché c’è Berardi sennò sarebbe titolare, anche Boloca è importante, ma chi giocherà di loro farà bene. Hanno un modulo ben collaudato ed è per quello che hanno fatto quattro gol alla Juventus e due all’Inter. Ci aspettiamo una squadra che restringe il campo, che non vuole farti giocare, che cerca di rubarti palla per andare in verticale. Sappiamo le loro caratteristiche, siamo avvisati e da me si dice “uomo avvisato, mezzo salvato”.

Su Wieteska e Hatzidiakos: “Quando parlavo poco fa pensavo ad Hatzidiakos e Wieteska, il cambio di Hatzidiakos è arrivato perché avevo visto che aveva perso serenità. Quando ero alla Sampdoria Skriniar non giocò per sei mesi, Andersen ora all’Arsenal per un anno non ha giocato. Il ruolo del difensore è delicato, bisogna capire il campionato italiano, la tattica, le diagonali. Hatzidiakos, se vediamo la partita della Grecia contro la Francia, è stato uno dei migliori in campo. Purtroppo nella situazione del gol non ho capito bene cosa sia successo,  poi si è innervosito dopo l’errore e ha concesso quella punizione al limite. Ma sia lui che Wieteska sono due ottimi giocatori. Quanto si può aspettare? Il calcio italiano non aspetta, devo aspettare io (ride, ndr). Negli allenamenti loro si stanno inserendo nei meccanismi, quando saranno abili li arruolerò, se adesso gioco con gli altri due difensori è perché mi danno più sicurezza”.

Sul mercato: “Io mi sto occupando della rosa attuale. Logico che chi fa un altro mestiere come il direttore deve vedere sempre tutto. Io sono contento degli uomini che abbiamo, alcuni non stanno rendendo per quello che è il loro valore ma è normale perché nel campionato italiano ci sono difficoltà che in altri non ci sono. Io mi fido di tutti, anche di coloro sotto giudizio negativo di alcuni tifosi, ma che vi dico sono veramente buoni giocatori. Lunedì una partita di svolta? No, io vi dico quello che sento, sarà dura lunedì e lotteremo fino all’ultima giornata. Le svolte dovranno essere mattoncino per mattoncino per tutto il campionato. Non guardo tanto la classifica, so che sto in basso (ride, ndr), so che ogni tanto tiro fuori la testa e ogni tanto vado sott’acqua. Si tratta certamente di una partita importante per noi e anche per loro, ma noi dobbiamo mettere mattoncino per mattoncino da qui alla fine del girone d’andata, per fare poi bene nel girone di ritorno”.

Sulla possibilità dell’attacco leggero: “Sto pensando tanto e bene, perché il Sassuolo fa tanti gol ma ne ha subito quanto noi. Devo pesare bene i pro e i contro di ogni formazione che deciderò di far giocare”

Su Lapadula e sulla possibile coppia con Pavoletti: “Logico che Lapadula dopo quattro mesi di stop e dopo venti giorni di allenamento continuo con noi, non possa essere quello solito. Ha bisogno di giocare e di minuti per tornare quello che è. Devo dire che questa settimana, soprattutto nell’allenamento di ieri, l’ho visto voglioso, rapido. La rapidità è quello che deve ritrovare, perché poi per gli attaccanti ritrovare i primi passi è fondamentale, senza quello soffre un pochino di più ma l’ho visto bene. Il duo Lapadula-Pavoletti, Lapadula-Petagna o Petagna-Pavoletti sono soluzioni nel mio pensiero, ma per queste opzioni dobbiamo essere pronti tutti al 100% e disponibili al sacrificio”.

Sul Sassuolo: “Si tratta di una squadra difficilissima, ha vinto con la Juventus, con l’Inter e guardando ai punti ha fatto più punti fuori che in casa. Dovremo fare una gara di determinazione e volontà. Avremo bisogno dell’aiuto del nostro pubblico, giocano bene, sono rapidi, hanno fraseggio, è la squadra che tira di più da lontano di tutta la Serie A. Dovremo stare molto attenti a ogni circostanza”

Su stato infortunati e sull’espulsione di Makoumbou e su cosa mancherà senza di lui: “Ho rivisto l’espulsione, ma non sono andato dietro al var, ho guardato che abbiamo sbagliato pure noi che non dovevamo permettere quella solitudine all’uomo che si inseriva. Makoumbou lo sapete, con me ha giocato quasi sempre, ci mancherà un punto di riferimento. Chi giocherà però al suo posto farà una gran partita”

Inizia la conferenza stampa

12.57 – Cagliari-Sassuolo non è mai stata una partita banale. Sono tanti i ricordi legati a una sfida che spesso ha rappresentato un crocevia per i rossoblù: clicca qui per leggere il nostro focus

12.54 – Quella contro il Sassuolo non sarà una sfida come le altre per Leonardo Pavoletti: clicca qui per leggere il nostro articolo

12.52 – Nell’ultimo allenamento, Claudio Ranieri ha ritrovato anche Alessandro Di Pardo, tornato ad allenarsi in gruppo. Con le opzioni sulla fascia destra che, almeno sulla carta, tornano ad ampliarsi.

12.50 – Il Sassuolo arriva in Sardegna dopo la sconfitta interna con la Roma. Finora per i neroverdi il rendimento è stato altalenante, anche se nell’ultima partita giocata lontano dal Mapei Stadium la squadra di Dionisi ha raccolto i tre punti contro l’Empoli. I punti deboli però esistono: abbiamo provato con la nostra consueta analisi a capire come il Cagliari potrà far male a Laurienté e compagni, clicca qui

12.40 – Buon pomeriggio amici di Centotrentuno, siamo al Centro sportivo di Asseminello per partecipare e raccontarvi la conferenza stampa in vista della sfida con il Sassuolo del tecnico del Cagliari Claudio Ranieri.

 
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