Claudio Ranieri ha commentato così dopo la sconfitta della Sardegna Arena.
“L’espulsione e il rigore sono stati gli episodi che hanno cambiato la partita. Abbiamo messo grande impegno, avevamo avuto occasioni e controllo sulla partita, davvero un peccato. Quando giochi 10 contro 11, l’uomo in più lo sfrutti. I miei non si sono mai arresi però. Potevamo fare male in qualche ripartenza. Peccato, il rigore però non mi convince: non credo mai ai giocatori (ride ndr) ma quelli che si scaldavano diceva che il guardalinee non aveva nulla da segnalare. L’espulsione? Mi è sembrata giusta, almeno dalla panchina. Ci può stare, a parti invertite anche io avrei gridato all’espulsione”.
Ranieri ha poi proseguito in sala stampa: “Non posso rimproverare nulla alla squadra ha corso tanto fino in fondo. Se mi danno un calcio di rigore in quella maniera ne sono molto contento e se io allenatore ne sono contento che significa che forse non c’è. Sappiamo che il Cagliari ama il contropiede e con l’uomo in meno gioco forza devi lasciarglielo. Non c’è rammarico, sono contento per i giocatori. Escluso il gol che non è arrivato sono contento di quello fatto. Cagliari? Lo dico sempre. Per me la Sardegna è tutto. L’inizio della mia carriera è stato qua. Qui ho capito di avere la stoffa dopo l’esperienza in interregionale. Ho un bellissimo ricordo dei tifosi. Sono stati tre anni meravigliosi”