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Cagliari, Ranieri: “Vittoria in trasferta? Non sentiamo pressioni, guardiamo avanti”

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Dopo lo stop in trasferta contro il Napoli, per il Cagliari arriva un’altra sfida fuoricasa, stavolta però contro un avversario per la salvezza come il Verona. A presentare il match, in programma sabato 23 dicembre alle 18, è il tecnico dei rossoblù Claudio Ranieri.

a cura di Matteo Cardia

Fine conferenza stampa

Sul trittico davanti contro Verona, Empoli e Lecce: “Io ai ragazzi tempo fa ho detto che spero di girare a diciotto punti, perché magari a quota 36 i punti potrebbero essere buoni per la salvezza. Anche se ho dei dubbi perché le grandi stanno perdendo tanti punti con le cosiddette seconde linee e quindi la quota salvezza si alza. Vediamo un po’”.

Sulla Superlega: “Adesso chi cavalca quell’onda farà di tutto. Speriamo che saranno sempre i tifosi a decidere se sarà una strada giusta da seguire. Certo, se la Superlega riuscirà a imporsi si vedranno partite che non so se saranno belle o brutte. Ma il bello della Champions e dei campionati è che vai avanti per meriti sportivi. Ci potranno essere belle partite, ma visto che non c’è chi vince o chi perde non so quanto possa essere bello per i tifosi. Non voglio essere contro, saranno i tifosi a decidere se andare a vedere queste partite o quelle che hanno un merito sportivo”

Sulla partenza di Luvumbo per la Coppa d’Africa e di Shomurodov e le eventuali scelte di mercato: “Certamente la partenza di Luvumbo mi toglie una pedina importante. Ma come ho sempre detto ho una rosa sufficientemente a posto, mi dispiace ma bisogna fare di necessità virtù”

Su come affrontare un avversario come Verona: “Da quando ha cambiato modulo ha cambiato tutto. Baroni ha provato a continuare a tre, poi quando ha visto che non riusciva a incidere li ha messi a quattro e da allora è cambiata la faccia di questa squadra. Andiamo consapevoli che sarà una gara difficile”

Su Luvumbo: “Lui è giovane, è un 2002, due anni fa faceva la Primavera. Anche lui si rende conto dove deve migliorare, l’anno scorso dribblava molto ma era più inconcludente, ora è più pratico. Ed è quello che gli chiedo, gli dico quando arrivi là devi decidere in fretta cosa fare. Ora è più pungente, o tira in porta o mette una palla che può essere trasformata in gol”

Su Orsato e sulla situazione del Verona: “Io sono contentissimo. Rocchi ha mandato un arbitro esperto vista la partita, lo stimo tantissimo. La situazione societaria del Verona? Non penso che la squadra abbia un rimbalzo, mi sono trovato in situazioni difficili, la squadra è la squadra e non deve pensare a nulla. E così farà il Verona che non subirà contraccolpi”

Sul vantaggio di saper cambiare a gara in corso e su Nandez: “I cinque cambi li hanno tutti, anche gli altri cambiano modulo in corsa. Oramai c’è una libertà di movimenti in campo. Per me il materiale umano a disposizione è un vantaggio, ho dei ragazzi d’oro, chi entra in campo dà sempre il suo. Cambio pensando di poter fare meglio, non perché chi sta in campo sta facendo male. Nandez? Non starà mai al 100%, sta ancora rientrando in condizione. Contro il Napoli lo avete visto si è messo a terra e ha detto che non ce la faceva più. Partita dopo partita avrà qualcosa in più”

Sul sistema difensivo: “Come cambio, cambio, subiamo sempre gol (ride). Vedo che la squadra sa stare sia a tre che a quattro, subiamo dei gol, a volte è demerito nostro altre è merito dei campioni”

Su Pavoletti: “Non tocco nessun tasto, ho solo detto che mi ricorda Altafini quando subentra e fa gol, invece mi ha dato una bella risposta partendo dall’inizio. Lui è un grande professionista. Dico lui, ma penso anche a Deiola e Mancosu, Viola, sono l’anima del gruppo. Io guardo chi si impegna, poi certo devo fare delle valutazioni, non posso far giocare tutti. Il fatto dei cinque cambi ci dà la consapevolezza che tutti possono essere titolari, a volte date i meriti a me ma il merito è dei ragazzi che si fanno trovare pronti. I cinque cambi cosa comportano? Cambia che le grandi squadre hanno i campioni in panchina e noi dobbiamo sperare che chi entra sia amareggiato. Cambia per gli allenatori che hanno grandi manovre sia tattiche che tecniche, ora quando uno viene ammonito si può pensare di tirarlo fuori. Il calcio è cambiato, sta cambiando, è pratico, più veloce, anche gli arbitri fanno correre di più”

Sul cinismo nella gara di Napoli e sulla pressione di vittorie in trasferta: “Non sentiamo pressione, sentiamo la consapevolezza che giocando e allenandoci così apriremo prima o poi il tappo. Non guardiamo sempre quello che è successo ieri, lo guardiamo per migliorarci, ma io chiedo alla squadra di essere serena e analizzare i pro e i contro ma non stare con l’animo latino a pensare cosa potessimo fare. Quello che si fa domani è sempre meglio. Se c’è una cosa che mi ha insegnato gli inglesi è che si va avanti sempre, si reagisce, non ci si piange addosso, questo è quello che chiedo alla mia squadra”

Sulle insidie del Verona: “Innanzitutto Djuric, che è un punto di riferimento, quando sono pressati cercano la palla su di lui e poi l’inserimento delle ali e del trequartista. Corrono, dialogano, da quando hanno cambiato sistema ha fatto sempre ottime partite. Il senso di Pavoletti e Petagna dall’inizio a Napoli? I compiti tattici erano restare compatti e non far Lobotka, farsi poi trovare dentro l’area di rigore al momento giusto, Petagna doveva far salire la squadra quando poteva”.

Su Petagna: “Non ho parlato con lui direttamente, io parlo quasi sempre a tutta la squadra. Lui in allenamento si impegna, è smaliziato, sa che quando non si gioca bene le critiche arrivano. Non è un bambino,  è stato in grandi piazze  e lo sa, sta a chi subisce le critiche reagire nella maniera giusta”

Su eventuali rammarico per i risultati con le big: “A volte è mancato il gol nostro, ma anche il non subirlo. Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, se il Frosinone ha battuto il Napoli o altre hanno fatto lo stesso toccherà poi anche a noi”

Sull’infermeria e sull’importanza della sfida salvezza: “Vale molto come match. Gli infortunati sono i soliti, non abbiamo altre defezioni. Ripeto, la partita è importante per noi e per loro, faremo del nostro meglio. Tutt’e due le squadre sono in buono stato di forma, il Verona da quando ha cambiato sistema sta facendo ottime cose. Sarà una partita difficile per noi, ma anche per loro”

Inizia la conferenza stampa

13.16 – Verona che nelle ultime ore ha vissuto ore tese nei suoi quartieri generali viste le problematiche legate alla finanze del club: clicca qui per la news

13.13 – La gara del Bentegodi sarà diretta da Daniele Orsato: clicca qui per i precedenti del fischietto internazionale con i rossoblù

13.10 – Il Cagliari sarà chiamato a interrompere il  trend positivo del Verona degli ultimi sette incontri con i rossoblù: clicca qui per precedenti e statistiche

13.05 – Cagliari che arriva all’impegno del Bentegodi dopo la buona prestazione di Napoli, conclusa però con un’altra sconfitta contro una big. La sfida contro gli scaligeri apre un periodo importante in vista delle sfide salvezza contro le dirette concorrenti: dopo l’impegno di sabato 23, il 30 dicembre i rossoblù affronteranno l’Empoli, per poi andare in trasferta a Lecce il prossimo 7 gennaio.

13.00 – Buon pomeriggio amici di Centotrentuno, siamo nella sala stampa dell’Unipol Domus per raccontarvi la conferenza stampa del tecnico dei rossoblù Claudio Ranieri in vista della sfida contro il Verona.

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