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Cagliari, Ranieri: “Vergognosi i buu contro Makoumbou. Orsato? Gli ho detto buon Natale”

Claudio Ranieri nella sala stampa del Bentegodi
Claudio Ranieri nella sala stampa del Bentegodi
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Le parole di Claudio Ranieri, tecnico del Cagliari, nella conferenza stampa al termine del match del Bentegodi perso con il Verona per 2-0 (QUI la cronaca).

Su Makoumbou

“Diciamo sempre le stesse cose. Perché succede questo? Ma ancora andiamo dietro al colore della pelle, che questi ragazzi vengano denigrati così? Ma non si vergogna chi li fa? Non è possibile continuare così, chi comanda nel calcio deve fare qualcosa per cambiare le cose. Lui ha sbagliato nell’occasione dell’espulsione facendo due falli, è stata una partita maschia con falli fischiati e non, che naturalmente è cambiata completamente con il rosso. È stato peccato, perché abbiamo fatto un buon primo tempo con un palo preso e un gol annullato giustamente per fuorigioco. Questa è la nostra partita di oggi. Il conciliabolo con Orsato al termine del match? Gli ho augurato buon Natale. Ho chiesto ad Antoine nell’intervallo se si sentisse poco sereno dopo il giallo, ha detto che non c’era bisogno di cambiarlo. A posteriori forse era meglio cambiarlo”.

Sul peso della sconfitta

“Il rammarico per non aver concretizzato nel primo tempo c’è. Eravamo padroni del campo, ma non abbiamo fatto gol: come dico spesso sei bello ma non balli. Preferisco essere brutto ma vincere le partite. Non va bene essere belli e non fare punti in partite così, dobbiamo essere più cinici quando abbiamo la partita in mano. L’espulsione non ci ha dato il tempo di prepararci e metterci bene sulla punizione immediatamente successiva, poi sono stato costretto a cambiare giocatori che stavano facendo bene come Viola, a mischiare le carte per dare compattezza alla squadra. Non siamo riusciti a essere incisivi, ho provato tutto ed è un peccato perché la squadra nel primo tempo si è espressa bene, ma sul risultato non c’è niente da dire. Schiaffo pesante per la lotta salvezza? L’ho detto, ci saranno volte che avremo la testa fuori dall’acqua, altre volte dentro. Ci sono minimo sei squadre che stanno così come noi, lo sapevamo: a inizio campionato ci siamo messi l’elmetto e ce lo toglieremo alla fine, cercando di essere dalla parte giusta della classifica”.

Sul mercato

“Cosa serve? Se c’è qualcosa da fare ce lo diremo tra di noi, ma io sono fiducioso in questa rosa. Se dovesse arrivare qualcuno, servirà che già conosca il campionato e non abbia bisogno di ambientarsi. Ho un gruppo solido, per cui le considerazioni da fare sono tante. Se devo prendere un giocatore per metterlo in panchina e attendere che capisca come giochiamo…Però mai dire mai, non chiudo la porta a nessuno. Più siamo, meglio stiamo. L’ingresso di Djuric ha cambiato la partita? Direi di no, è l’espulsione che ha cambiato la partita. Loro dopo il gol si sono gasati, sapevamo che lo avrebbero inserito e ce lo aspettavamo. Non è stata una sorpresa, il Verona gioca sulle spizzate di Djuric sugli esterni e dopo il gol è successo ancora di più. Campionato livellato verso il basso o l’alto? Ci sono le grandi squadre, 8-9, che stanno perdendo punti contro le squadre di seconda fascia. Così aumenta la quota salvezza, è un problema per chi come noi lotta per non retrocedere”.

dall’inviato a Verona Francesco Aresu

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