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Cagliari, Ranieri: “Inter squadra perfetta, voglio personalità anche a Milano”

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Il Cagliari continua la sua marcia verso la salvezza. Dopo il successo casalingo in rimonta per 2-1 contro l’Atalanta, i rossoblù di Claudio Ranieri proveranno a racimolare punti importanti per la permanenza in massima divisione nella difficile trasferta di San Siro contro l’Inter, capolista della competizione. Per presentare la sfida contro i nerazzurri di Simone Inzaghi, lo stesso Ranieri interverrà nella consueta conferenza stampa d’antivigilia in quel di Asseminello.

A cura dell’inviato Francesco AresuSegui la conferenza stampa in diretta

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Finisce la conferenza stampa

Sui ricordi del passato e sugli attributi messi in campo: “Dobbiamo stare con i piedi per terra. Attributi nelle ultime settimane? Il Cagliari ha giocato sempre con la volontà di mettercela tutta. Poteva sembrare strano che dicessi di essere contento della prestazione, ma che fossimo troppo vogliosi di fare e disattenti tatticamente. Adesso tutti stanno facendo il loro, facendo quello che è meglio tatticamente per la squadra. Prima facevano di più e sbagliavano. Adesso facciamo quello di cui la squadra ha bisogno. Serviva tempo, serviva la scossa”

Su Riva: “Io sono arrivato che era presidente onorario, sono tornato che era sempre presidente onorario. Per onorarlo al meglio ci vuole soltanto la salvezza di questo Cagliari, possiamo fargli questo regalo”

Sull’infermeria: “Petagna, Pavoletti stanno lavorando in personalizzato. Poi sta a me valutare alcune situazioni che magari non dico. Lapadula gioca, allena e si cura”

Sui ricordi del Cagliari dello Scudetto: “La mia ultima partita da giocatore della Roma fu un Roma-Cagliari all’Olimpico, vincemmo 2-0, marcavo Bobo Gori. Vedere il Cagliari di quei tempi giocare in quel modo, con Cera che veniva avanti, uno dei primissimi liberi moderni che non stava dietro ma portava una superiorità numerica a centrocampo, poi Domenghini, Nené, era una squadra che sapeva il fatto suo”

Sull’impatto a gara in corso: “No, tutti vogliono giocare dall’inizio. Voglio che si continui con questa mentalità, al di là del risultato. Lotteremo, questo è quello che ho chiesto alla squadra, al di là del nome dell’avversario. Al di là dei risultati, così manterremo il nostro focus sulla partita. Dobbiamo lottare sempre”

Sull’esperienza all’Inter: “Quella all’Inter fu un esperienza bellissima, perché presi una squadra che non stava in buone acque, ci risollevammo, stavamo vicini alla Champions League e Thiago Motta volle andare via a tutti i costi. Lì l’orologio si inceppò, quindi la colpa è stata sua (ride, ndr). Era un giocatore meraviglioso, faceva girare tutto alla perfezione”.

Sulla soddisfazione di aver battuto l’Atalanta che ha fatto poi risultato a Liverpool: “Ho fatto un tifo sfrenato sull’Atalanta, perché sapevo sarebbe stata una gara difficile. Hanno sofferto magari i primi quindici minuti, nonostante l’occasione di Pasalic. Poi dopo il primo gol è esistita soltanto una squadra. Faccio i complimenti all’Atalanta, sono stato molto contento. Soddisfazione in più? No son contento da italiano perché una squadra ha vinto 3-0 ad Anfield, sono soltanto quattro le squadre europee che hanno violato Anfield Road”

Su come affrontare tatticamente l’Inter: “Dovremo fare una grandissima partita, al di là dei sistemi di gioco e di chi giocherà. Dobbiamo fare la gara perfetta sperando che loro non la facciano. I valori in campo, non offendo i miei giocatori, se dico che i giocatori loro presi uno per uno sono più forti. Dobbiamo superarci e aiutarci l’uno con l’altro”

Sulla forza del gruppo e su chi può trascinarlo: “Fare dei nomi non mi piace, tutti mi mettono in imbarazzo durante la settimana perché si allenano sempre con volontà e voglia di prendersi la maglia da titolare. Sono fortunato perché ho una rosa di giocatori che mi permette di cambiare la faccia alla squadra durante le partite, con cinque cambi ormai tutte le squadre si sono abituate dei cambi importanti. Noi abbiamo dei giocatori che trovano la via del gol che ci permette di stare a 30 punti,  però il traguardo ancora non è centrato, ci sarà ancora tanto da lottare e da soffrire”

Sull’Inter: “Debolezze a cui aggrapparsi? No. È una macchina perfetta, settantacinque gol fatti, tredici subiti se non mi sbaglio, uscita dalla Champions per degli episodi. Noi dobbiamo fare la nostra partita, consci di chi affronteremo, voglio vedere la nostra personalità, la nostra voglia di far bene anche davanti a un soldout di San Siro. Già all’andata era stata una partita difficilissima, noi avevamo fatto il possibile. Già si vedeva che era una squadra mentalizzata nella vittoria finale, ogni partita l’hanno interpretata con sagacia tattica e attenzione che l’hanno portata al primo posto. Saranno due squadre differenti, noi eravamo ancora più in embrione”.

Come gestire l’euforia dopo la vittoria sull’Atalanta: “Il giusto equilibrio è la cosa che dico sempre ai giocatori, c’è una poesia di Kipling che dice che sia la sconfitta che la vittoria siano due impostori perché l’uomo giusto deve restare nel mezzo. Mi auguro che la mia squadra abbia il miglior equilibrio, anche perché andiamo a trovare i probabili campioni d’Italia, per cui potremmo passare dalle stelle alle stalle in sette giorni. Se questa settimana l’ho lasciata scorrere serenamente, molto probabilmente dovrò far scorrere serenamente anche la prossima”

Parla Ranieri: “Quando il Cagliari ha vinto lo Scudetto cinquantaquattro anni fa è stata una cosa meravigliosa per l’Isola, in cui tutti credo si siano sentiti coinvolti. Grazie ancora a tutti quei campioni che hanno portato fratellanza e gioia sull’Isola”

12.47 – Inizia la conferenza stampa

12.32 – Amici sportivi di Centotrentuno, buongiorno e bentrovati. Siamo pronti per raccontarvi in diretta da Asseminello la conferenza stampa d’antiviglia del tecnico del Cagliari, Claudio Ranieri, in vista della sfida di San Siro contro la capolista Inter, valida per il trentaduesimo turno della Serie A.

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