Le parole del tecnico del Cagliari Claudio Ranieri, al termine della sfida vinta rocambolescamente dai rossoblù per 4-3 alla Unipol Domus contro il Frosinone.
Sull’aspetto più positivo per la squadra
āMi piace tutto di oggi, tranne il primo tempo quando siamo stati troppo larghi e abbiamo permesso al Frosinone di giocare come voleva. Faccio i complimenti a Di Francesco perchĆ© il Frosinone perchĆ© gioca veramente bene. Nel primo tempo, ma anche allāinizio del secondo la porta sembrava stregata. Sembrava una di quelle partite stregate, per fortuna ho dei ragazzi che hanno un cuore grande come una casa, sospinti dal pubblico che ci ĆØ stato vicino e poi piano piano ĆØ sembrato tutto possibile. Dopo lo 0-3 abbiamo cominciato a uno, due tocchi e abbiamo giocato in maniera più semplice. Chi ĆØ entrato ha dato vivacitĆ , quella che stavamo perdendoā.
Sui cambi e sulle scelte
āIl sistema era lo stesso, la partita pure. Ho cambiato soltanto Jankto con Oristanio, purtroppo ĆØ lāavversario che non era lo stesso, questa ĆØ una squadra che ti prende, che non ti dĆ il modo di giocare bene. Avevo chiesto di restare più compatti centralmente ma non ci siamo riusciti. Abbiamo preso gol su un errore in uscita nostra, abbiamo perso quella serenitĆ che dobbiamo avere sempreā.
Sulla situazione dopo lo 0-3
āPiù di prendere il quarto gol non poteva accadere. Io sono uno che spera sempre. Nelle cose possibili o quelle meno possibili e cerco di trasmetterle alla squadra. Fino allāultimo secondo dobbiamo sempre lottare. Se ci arrendiamo prima vuol dire che non facciamo a pieno il nostro lavoro. Loro ce la stavano mettendo tutta anche quando sbagliavano, portavano più la palla, non giocavano veloci. I ragazzi devono essere più sereni, mi auguro che questa vittoria diventi una prima pietra importante che ci dĆ la fotografia di quello che siamo. Se siamo impauriti non giochiamo insieme, al contrario cominciano a essere dolori per gli avversariā.
Su Pavoletti
āChe lo giudico a fare? Io voglio giudicare il modo in cui si allena. Pavoletti ĆØ un professionista, stimola gli altri, ho degli anziani ottimi. Se il Cagliari ĆØ capace di fare queste rimonte ĆØ merito di giocatori come Pavoletti, Viola, Mancosu. Che quando parlano alla squadra fanno dei discorsi da brividi. Io mi auguro di allungargli la carriera, io lo rivedo un poā come Altafini alla Juventus. Gli auguro lo stesso successo. Non lo metto prima perchĆ© dipende dalla partita, nel primo tempo volevamo noi partire in velocitĆ . Lui ĆØ più bravo quando possiamo mettere più palloni dentro, non vuol dire che non può giocare dallāinizio, dipende dalla partita. Quando eravamo sul 0-3 la squadra si ĆØ galvanizzata, ha capito che peggio cosƬ non poteva andareā.
Sulle sensazioni
āLāesperienza conta nei cambi, sono sensazioni che dice la partita. Luvumbo era un pochino sottotono oggi, sapevo invece di Oristanio che quando subentra fa sempre cose importanti. Da quando sta con noi solo contro lāInter non ha fatto alla sua altezza anche dallāinizio. Sono cose che arrivano dallāallenamento. Scelgo lāundici la sera prima della partita, faccio un riassunto della settimana. CosƬ come mettere Viola a un certo punto, lo vedo come regista basso maggiormente, ma quando ho bisogno di qualcuno dietro la punta ĆØ lāuomo giusto per prendere quella posizioneā.
Su cosa significhi la vittoria
āIo credo che una vittoria quando stai perdendo tre a zero, a venti minuti dal termine la capovolgi ti dĆ tanta consapevolezza e dĆ forza alle mie parole sul non mollare mai. Ho tanti ragazzi che danno tutto durante gli allenamenti e veniamo ripagati dalla prestazione. SullāUdinese ĆØ ancora prestoā.
Sullāeffetto di non vedersi più ultimi
āDobbiamo metterci uno scafandro, un elmetto, anche quando faremo bene noi dovremo essere bravi a capire che ogni partita ĆØ diversa. Ci sono mille insidie e dobbiamo imparare a ripararcene. Questi tre punti sono importanti perchĆ© ci danno consapevolezzaā.
Su Makoumbou
āAntoine ĆØ un giocatore eccellente. Devo migliorare perchĆ© io gli chiedo di giocare a uno o due tocchi, lui a volte tiene troppo la palla nel cuore del centrocampo. Lui può diventare un grande centrocampista, se riuscisse a fare quattro-cinque gol diventerebbe un centrocampista totale. Deve affinare il tiro, adesso fa un ruolo diverso perchĆ© ora con Prati può inserirsi. Oggi ĆØ riuscito a rubare una palla e tirare con tranquillitĆ . Sta crescendo e mi auguro possa fare bene per tutta la stagioneā.
Oggi ĆØ riuscito ad anticipare
dall’inviato alla Unipol Domus, Matteo Cardia














