In occasione dell’evento “Calcio, Musica e Solidarietà” organizzato nella serata di oggi 27 maggio presso la Fiera di Cagliari, l’ex giocatore dei rossoblù e attuale allenatore della Natzionale Sarda Vittorio Pusceddu è intervenuto ai nostri microfoni. Di seguito le sue parole.
Sul Cagliari
”Salutiamo il grande Gigi Riva che ci starà guardando dall’alto, personaggi lui per noi sono sempre vivi, rimarranno in mezzo a noi e non ci abbandoneranno mai. Siamo contenti per la salvezza del Cagliari, anche se ogni volta rischiamo tanto. Ci piacerebbe vivere una stagione tranquilla qualche volta e non soffrire fino alla fine. Spiace che Ranieri vada via, anche se me lo aspettavo da qualche mese, due anni così stressanti sono impegnativi anche per un tecnico dalla sua tempra”.
Sull’eredità che lascia Ranieri
”Per Ranieri il Cagliari è stato il suo primo vero palcoscenico della carriera. Ha conquistato una doppia promozione dalla C alla A, suggellata dalla splendida salvezza. Poi ha proseguito il suo percorso in giro per il Mondo prima di ritornare nell’Isola durante la scorsa stagione. Ha riportato il Cagliari nuovamente in Serie A e ha conquistato un’altra salvezza. Per la Sardegna lui è un personaggio unico che ci mancherà, così come il suo carisma e attaccamento ai colori rossoblù che ci riempiono di orgoglio e onore. Lui ormai è sardo di adozione”.
Sulla carriera di Ranieri
“Per il suo valore e per quello che ha dato ha vinto poco. La Premier vinta con il Leicester valgono come uno scudetto conquistato qua a Cagliari, lui ha allenato le più grandi squadre di Italia, in Spagna ha fatto bene, in Inghilterra lo stesso. Lui è sempre stato un signore in campo, mai una parola fuori posto in qualsiasi situazione, senza mai offendere nessuno”.
Sul prossimo allenatore del Cagliari
“Ormai il calcio si sta livellando, ci sono tanti allenatori giovani che hanno fatto bene. Baroni ha fatto bene a Verona, se dovesse andare via da lì perché non venire qua a Cagliari. Come lui Stroppa o Dionisi. Anche Juric del Torino, lui a me è piaciuto molto: trasmette tanta carica alle sue squadre. Ci sono vari prospetti che possono venire a Cagliari, poi vedrà la dirigenza che insieme al presidente valuteranno con l’obiettivo di prendere la decisione migliore per il club. Chiunque verrà in Sardegna, potrà togliersi soddisfazioni e crescere qualora fosse un tecnico giovane”.
Sul percorso con la Natzionale
”Il nostro intento è quello di far crescere i nostri giovani, siamo andati in Corsica con 2002, 2003, 2004 e 2005. Perdere chiaramente non fa bene, però questo tipo di partite penso siano per i nostri ragazzi altamente formative, sia per l’attaccamento alla maglia che sotto l’aspetto tecnico. La nazionale corsa gioca con vari giocatori della Serie B francese da tanti anni, spero che sempre più presidenti sardi ci diano la possibilità di convocarli i propri giovani per fargli assaporare questo tipo di partite”.
La Redazione














