Sconfitta interna per il Cagliari Primavera, fermato sul 3-1 da un Milan capace di sfruttare tutte le occasioni create nella mattinata di Asseminello. Questo il commento del tecnico dei giovani rossoblù Fabio Pisacane al termine della gara.
Sulla gara
“Oggi vanno fatti i complimenti al Milan, al netto di qualche errore nostro soprattutto in occasione del secondo gol, loro hanno dimostrato di essere una squadra cinica che ha saputo valorizzare tutto quello che hanno creato. Penso che la differenza l’ha fatta questo aspetto. Nel secondo tempo abbiamo avuto una reazione, è bastato correggere alcune cose che avevamo preparato in settimana e che per un motivo o per un altro non eravamo riusciti a interpretare. Oggi comunque abbiamo incontrato un Milan diverso rispetto a quello di due mesi e mezzo fa, questo ci deve dare ulteriore forza per continuare nel nostro percorso e andare avanti”.
Su cosa non ha funzionato nella prima frazione
“Entreremmo nel tattico e non mi piace parlare dei singoli, i cambi sono la prova di quello che non ha funzionato. Nel secondo tempo siamo riusciti ad interpretare la fase di non possesso in maniera più omogenea, ci siamo distribuiti meglio in campo e i risultati si sono visti”.
Sui nuovi arrivati
“Simonetta è un giocatore di grandissimo talento e i giocatori di talento non hanno tanto bisogno di inserirsi rispetto a moduli e quant’altro. Non mi meraviglio del contributo, è normale che debba imparare ancora a velocizzare la giocata ma può diventare un giocatore molto importante. Bolzan viene da un percorso alla Roma in cui ha giocato poco ma conosciamo le sue qualità, è un giocatore che fa parte del giro della Nazionale, non è l’ultimo arrivato. L’abbiamo scelto perché la sua presenza ci garantisce una freccia in più dell’arco in attacco qualora ce ne fosse bisogno. È arrivato anche Marini dalla Lazio per dare un’alternativa a Idrissi che sta spingendo tanto da inizio stagione e anche oggi l’ha fatto. Sono giocatori che abbiamo voluto e cercato e questo deve far sì che si trasformino in un valore aggiunto”.
Matteo Cardia
