Un pareggio diventato prezioso per come si era messa la gara. Dopo il 2-2 con la Sampdoria, l’allenatore del Cagliari Primavera Alessandro Agostini ha commentato la partita dei suoi con queste parole:
“Per come si era messa abbiamo ripreso una partita difficile, perché la Sampdoria è una squadra forte e ho fatto i complimenti ai ragazzi. Nel primo tempo siamo partiti un po’ contratti, al di là del fatto che non abbiamo giocato male: gli abbiamo fatto due regali che ci sono costati due gol. Ripartire sotto di due reti non è semplice, ma i ragazzi sono stati straordinari nella reazione e secondo me, alla fine, se c’era una squadra che doveva vincere quella eravamo noi. L’arbitro? Non mi piace parlare di questo, ma avete visto tutti: alcune decisioni poi influiscono sulla gara. Palomba e Kourfalidis un lusso per questa categoria? Lo sono diventati, perché all’inizio non lo diceva nessuno: questo è un motivo di grande orgoglio per me e il mio staff, perché questi ragazzi sono cresciuti tanto e adesso, quando tutti noi li vediamo all’opera diciamo che è un lusso. Sono molto contento, di loro come di altri, ma loro due in particolare in questa categoria fanno la differenza”.
Testa all’Inter
Il cambio dopo un minuto ha inciso sulle scelte nel finale? “Se avessi saputo che Michele sentiva dolore mi sarei tenuto quello slot e avrei fatto il cambio all’intervallo, ma ha provato il primo scatto e ha sentito fastidio, obbligandomi a quel cambio. Ma credo che anche Pulina abbia fatto molto bene: è un 2004 anche lui, ha fatto la sua parte e fa parte di quei giovani su cui noi contiamo. Anche questa è una bella soddisfazione. Classifica e calendario? Questo pareggio moralmente ci dà una bella carica, specie per come si era messa la partita. La classifica sappiamo che sarà così ancora per un po’, con tante squadre in pochi punti: noi dobbiamo guardarla poco e, come dico sempre, guardare partita dopo partita facendo più punti possibile, perché magari sennò perdiamo qualche energia di troppo. Noi pensiamo alle nostre gare, ai punti che dobbiamo fare e alla fine guarderemo il risultato”.
Francesco Aresu
