Si è tenuta presso la Sala Giorgio Pisano in Piazza Unione Sarda la presentazione ufficiale della prima edizione del Trofeo Gigi Riva, manifestazione dedicata alla memoria dell’indimenticato campione rossoblù. A rappresentare il Cagliari erano presenti il presidente Tommaso Giulini, il direttore generale Stefano Melis e Nicola Riva, figlio di Gigi e membro del Consiglio di Amministrazione del club.
Il figlio Nicola
L’evento si è aperto con la proiezione di video e interviste che hanno ripercorso la carriera e la figura di Gigi Riva. A prendere per primo la parola è stato proprio il figlio Nicola, che ha condiviso un aneddoto personale: “Come tutti sono stato un ragazzo e vedevo le partite di Champions League e dicevo: ‘Papà ti rendi conto che il Cagliari giocava in Coppa Campioni?’ E non lo faceva come comparsa. Il Saint-Étienne aveva vinto il campionato di Francia e quella partita finì 3-0. Una delle migliori partite di papà e quel Cagliari avrebbe vinto il secondo scudetto molto più facilmente rispetto al primo. Un mese dopo il Cagliari è andato a vincere a Milano, ha battuto l’Atlético in Coppa Campioni. Era tra le due-tre squadre più forti del mondo. Ho studiato tutto quel periodo lì”.
Gli ex compagni di Gigi
Sul palco sono poi saliti Beppe Tomasini e Adriano Reginato, protagonisti di quell’epoca d’oro, per ricordare la storica sfida contro il Saint-Étienne e altri momenti significativi. Tomasini ha ricordato con un sorriso un episodio legato alla sfida contro l’Atlético Madrid: “Ho causato io il calcio di rigore contro l’Atlético. Io ero girato, l’avversario si è buttato sulla mia schiena ed è caduto. Poi arrivò la multa e salata anche. Tre milioni di multa, poi me l’hanno perdonata”. Reginato ha invece raccontato diversi aneddoti, tra cui uno relativo alla potenza dei tiri di Riva e a un episodio curioso con l’arbitro Lo Bello: “Non riesco a fare ‘ok’ con il dito? C’è stato qualche tiro più forte da cui non potevo tirarmi indietro. Gigi è stato fenomeno, era metodico nel prepararsi i tiri da tutte le posizioni, poi quando arrivava centrale tirava forte. Aver allenato uno così è stato un piacere. La gara di Lo Bello? Io ero tranquillo in panchina, lo criticavo perché aveva fatto delle cose che non andavano bene. Ogni volta sentivo qualcuno che mi dava un calcio ed era il dottor Frongia che mi fa: ‘C’è il nipote di Lo Bello a fianco’. Poi mi fa: ‘No, state tranquilli che nel secondo tempo mio zio metterà a posto tutto’. Se Gigi sbagliava o qualcosa, non so come andava a finire però”.
Pavoletti tra presente, futuro e ricordi
A intervenire è stato anche il capitano del Cagliari, Leonardo Pavoletti, che ha parlato delle sue condizioni fisiche, del futuro in rossoblù e di un ricordo speciale: “Diciamo che sto correndo (ride, ndr). Il ginocchio inizia a funzionare, stiamo lavorando giorno dopo giorno per programmare il mio rientro in squadra che spero sia il prima possibile. Il nostro modulo, ma anche il nostro modo di andarli a prendere, cambia in base all’avversario. Poi è la prima in casa, è un trofeo importante e ci teniamo particolarmente, vogliamo fare bella figura e portare avanti un’identità che il mister sta creando dal primo giorno. La sera del San Nicola? Fu bello perché Mister Ranieri rideva al telefono e poi ci spiegò il motivo, che era una telefonata abbastanza importante e portò anche bene. Uomo-club? Credo che dopo nove anni ho dato, ma ho ricevuto molto di più. Mi piacerebbe, se ci sarà l’occasione, contribuire anche una volta tolti gli scarpini, rendere tutto quello che mi è stato dato a livello affettivo, a livello di amore. Quei pochi gol nei momenti giusti mi hanno dato più medaglie rispetto ai primi anni in cui avevo segnato di più. Non sono i numeri, ma è quello che dai in campo che poi ti torna tutto a livello di affetto, amore e gratitudine. Ci sono buoni propositi, la squadra ci piace e sono arrivati compagni forti e di esperienza. È bello averli con noi e daranno tanto”.
Macciotta sul nuovo stadio
Nel corso della serata è intervenuto anche l’assessore comunale allo Sport Giuseppe Macciotta, che ha fatto il punto sulla questione stadio: “In quest’anno che è passato dall’insediamento della nuova giunta mi pare che abbiamo rimesso in pista un accordo di programma che era fermo da due anni. Si è concluso positivamente il programma di valutazione ambientale, la dotazione finanziaria è stata confermata, il Cagliari ha fatto la sua parte depositando il progetto e il computo metrico definitivo. Quindi tutti i protagonisti della vicenda sono allineati e puntuali”.
Luca Di Leonardo














