Così Matteo Prati, centrocampista del Cagliari e dell’Italia Under 21, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro degli azzurrini a Cesenatico, in vista delle due partite contro Lettonia e Turchia.
“Tornare a Cesena mi fa sentire l’odore di casa – ha detto Prati dal ritiro Under 21 di Cesenatico –. Non vedo l’ora che sia venerdì per giocare in uno stadio che mi evoca grandi ricordi. Quante persone verranno a vedermi? Tra amici e parenti credo almeno 15″.
Sul primo anno a Cagliari
“È normale andare incontro ad alti e bassi, anche perché mi trovo a condividere il campo con giocatori che fino a qualche mese fa guardavo solo in televisione. Con il lavoro quotidiano, però, sto trovando continuità e sono convinto che rimanendo concentrati e allenandosi bene i risultati arriveranno. L’anno di D a Ravenna? Mi è servito tantissimo per diventare quello che sono ora: se avessi un’altra vita, rifarei la stessa scelta. Nello spogliatoio si parlava di famiglie, di cose da grandi: io ero ancora un ragazzino, ma tutto questo mi ha aiutato a maturare. Mi piace giocare con la palla tra i piedi, ma cerco di mettermi sempre al servizio dei compagni. Ogni tecnico con cui ho lavorato fin qui mi ha dato qualcosa. Cito De Rossi, Ranieri, anche Venturato e Oddo: se sono arrivato qui, il merito è anche loro”. Sul recente periodo del Cagliari Prati ha aggiunto: “Dopo la partita contro la Lazio ci siamo guardati nello spogliatoio e le cose sono cambiate. Siamo una squadra unita e che si vuole salvare: lo dobbiamo ai tifosi, alla gente sarda”.
La Redazione














