Un sole battente e un termometro ben oltre i quaranta gradi non hanno fermato il Cagliari di Claudio Ranieri, sceso in campo nella serata di oggi, mercoledì 19 luglio, per un nuovo allenamento di un pre-ritiro che si avvicina alla conclusione. In una sessione che ha visto tra i rossoblù, grazie a un nulla osta arrivato dall’Inter, anche Gaetano Oristanio.
Lavori
Ancora lavoro personalizzato per Nandez, che sta però lentamente aumentando i propri carichi di lavoro. In campo per la prima volta, ma non in gruppo, Gianluca Lapadula che ha svolto un lavoro solamente di tipo fisico. Palestra invece per Mancosu, Delpupo e Capradossi, così come Jacopo Desogus ancora alle prese con la distorsione alla caviglia sinistra rimediata a inizio ritiro.
Dopo un primo lavoro classico di attivazione, il gruppo è stato diviso in due squadre. Prima esercitazione dedicata al possesso, massimo due tocchi concessi, con Travaglini come jolly. Poi spazio per la prima volta a una vera e propria partita. “Ora tre tocchi, ma non vi allargate. Altrimenti torniamo a due, avete visto come si gioca bene con pochi” ha avvertito Ranieri prima di dare inizio alla sfida. Da una parte in maglia azzurra Aresti, Di Pardo, Goldaniga, Altare, Augello; Oristanio, Sulemana, Rog e Jankto a centrocampo, Pereiro e Luvumbo in avanti. Dall’altra, con la pettina arancione Radunovic, Zappa, Dossena, Obert, Azzi; Kourfalidis, Makoumbou, Deiola e Di Pardo; Pavoletti in avanti con Viola a supporto. Una partita subito intensa, in cui Ranieri ha dovuto richiamare i suoi anche per evitare interventi troppo duri. Ad aprire le danze Pavoletti, dopo una bella azione impreziosita da un tocco di Viola per l’inserimento di Kourfalidis bravo poi a pescare l’attaccante che di testa ha battuto Aresti. Luvumbo ha poi pareggiato su rigore, prima che la gara si giocasse prevalentemente a metà campo. Dopo 15′ di gioco, è arrivata una pausa utile a portare al cambio di casacca per Oristanio, passato tra gli arancioni al posto di Pavoletti, e Travaglini tra gli azzurri, mentre in porta al posto di Aresti si è visto Scuffet. “Sui falli laterali dobbiamo stare dietro la linea della palla” e poi “con gli avversari in possesso gli attaccanti devono stare davanti ai due centrocampisti centrali”, questi i dettami del tecnico che ha richiesto più volte ai suoi di restare stretti in fase di non possesso. Nessun gol nel secondo tempo, con indicazioni più precise per difesa e centrocampo, sempre schierati a quattro. Una seconda parte in cui è arrivato qualche richiamo in più del tecnico che ha chiesto più velocità ai suoi fino a dire: “Se andate così torno a giocare io”. Un modo per spremere l’ultime energie dei rossoblù in campo, che dopo un’ora e venti di allenamento hanno potuto fermarsi e rinviare le prossime fatiche a domattina, giovedì 20 luglio, quando la squadra si allenerà prima della partenza prevista in serata verso Tempio.
Matteo Cardia














