Al termine della prima amichevole stagionale del Cagliari, vinta per 3-1 contro l’Ospitaletto, il tecnico dei rossoblù Fabio Pisacane ha commentato la prestazione fornita dalla sua squadra. Di seguito le sue parole
Sull’atteggiamento della squadra
“Mi aspettavo che la squadra mettesse in pratica quello preparato in questi giorni. Abbiamo avuto risposte oltre le aspettative, sono contento. Ho visto qualcosa di interessante. Ho visto una squadra che nell’atteggiamento ha cercato di non sentire la pioggia e di andare forte in avanti”
Differenze tra primo e secondo tempo
“Nel primo tempo preferivamo una struttura a rombo e Luvumbo giocava un po’ sulla trequarti. Mi ha impressionato Piccoli da raccordo, è la prova che alla squadra piace fare un certo tipo di gioco. Nel secondo tempo abbiamo cercato di mettere anche gli altri che avevamo, per quanto riguarda la gestione dei carichi e dei vantaggi. Vinciguerra e Felici potevano creare più pericolosità. Abbiamo tirato poco, ma abbiamo gestito la partita. Oggi era impensabile andare a una certa intensità”
Sulla cattiveria della squadra
“Non solo Vinciguerra, ma penso anche a Wieteska che ha messo cattiveria su tante palle, anche Veroli. Tanti oggi non hanno fatto mancare cattiveria”.
Sul mercato
“Non ho fatto richieste precise, mi fido del lavoro del direttore. Dipende anche dalle uscite, ma oggi mi concentro su quello che ho. Quando ho firmato c’è stata una chiacchierata, ma questa squadra per l’80% è fatta. Se dovesse arrivare qualcosa per puntellarci lo accetteremo volentieri”
La scelta del 4-3-3 nel secondo tempo
“Nel secondo tempo abbiamo preferito costruire a quattro, avevamo l’idea di portare Marin a smarcarsi dietro la pressione. Con il riconoscimento degli spazi, volevamo che Felici venisse sulla trequarti quando si abbassava Rog, così che prendesse ampiezza Idrissi. Il 4-3-3 era una scelta studiata per come difendere”
Doppia anima
“Non possiamo pensare di avere un’anima solo in una fase. Con un vertice basso possiamo avere dei vantaggi, quando si va avanti forte e la nostra difesa è in parità numerica si tende a scappare dietro. Questo è il lavoro arduo e ci tengo a farlo bene”.
Difensore di piede destro dal mercato?
“Dipende da come si deve giocare. Abbiamo Mina, Wieteska, Zappa che con una struttura a tre può fare il braccetto e lo ha fatto anche l’anno scorso. Dipende da cosa si muove e cercheremo di non farci trovare impreparati”.
Sull’esclusione di alcuni giocatori
“Luperto lo abbiamo preservato per la gestione dei carichi, così come Prati e altri ragazzi. È importante centellinare il lavoro”
La Redazione














