Il capitano del Cagliari Leonardo Pavoletti ĆØ stato ospite della trasmissione radiofonica āIl Cagliari in Direttaā su Radiolina. Questo un estratto della sua intervista.
Sulla nuova stagione
āCi stiamo allenando con il sorriso, dopo anni dove le criticitĆ non erano mancate, in mezzo a tanti momenti belli. Personalmente sto bene, cāĆØ voglia di fare bene e lavorare, con tanti concetti nuovi e stimoli rinnovati. Da un anno e mezzo abbiamo imboccato la strada giusta, e finalmente si vede il sereno. Ć bellissimo andare ogni giorno nello stesso posto da ormai otto anni e sentire che lāambiente ĆØ sano e stimolante. Questo rende tutto più semplice, anche fare il nostro lavoro. Il gol in Coppa Italia? So che ĆØ stato assegnato a Piccoli, ĆØ giusto perchĆ© era una deviazione non volontaria, vorrĆ dire che il gol numero 50 col Cagliari arriverĆ in un altro momento, speriamo presto. Va bene cosƬ ā spiega con la solita serenitĆ ā Roberto ĆØ giovane e ha delle qualitĆ superiori al Pavoletti di qualche anno fa. Ć un ragazzo che va guidato e coccolato, ma ha caratteristiche eccezionali. Dobbiamo aiutarlo a esprimere tutto il suo potenziale perchĆ© ĆØ elevato, deve imparare a gestirsi nei momenti della partita, ma ha tante qualitĆ fisiche, mentali, tecniche. Abbiamo perso alcuni ragazzi che hanno intrapreso altre strade, con molti avevo un legame speciale e non vederli lā8 luglio mi ha disorientato. Ma il calcio ĆØ questo, ci stiamo rinnovando, con mister Nicola cāĆØ unāaria nuova ma nel solco della continuitĆ con mister Ranieri, lo seguiamo e siamo contentiā.
Sul Como
āIl Como ha una proprietĆ importante e ha fatto buoni acquisti, ma devono ancora adattarsi alla mentalitĆ della Serie A, ĆØ normale. Guardiamo a noi stessi, giocheremo in casa, e anche se loro arrivano da una sconfitta con voglia di rialzarsi, noi siamo in fiducia. Questo ĆØ ciò che ci chiede il mister, e quando lavori bene durante la settimana, ĆØ molto probabile che arrivi a raccogliere i risultati nel giorno della gara ufficiale. Sono contento di sfidarli subito, ce la giochiamo alla pari nonostante la loro campagna acquisti di grido. Abbiamo un anno di esperienza in più di loro, ci stiamo allenando bene, siamo felici di andare sempre al massimo e di lavorare bene come ci chiedere il mister. Poi dopo ne raccogli i frutti. Con Pepe Reina, portiere del Como, abbiamo giocato insieme al Napoli, una delle migliori persone con cui abbia giocato. Una persona eccezionale, lāho invitato al matrimonio ed ĆØ venuto nonostante abbiamo giocato insieme solo per sei mesi. Con Goldaniga abbiamo creato un rapporto qui, lui sembra che non abbia mai un problema, ti fa vivere bene le cose, ĆØ capitato di discuterci ma poi ĆØ subito passata, sono quei rapporti belli e lunghi, personalmente ogni tanto perdo le staffe ma sono cosƬ, e sono il primo a riconoscerlo. Ć sempre strano avere amici contro come quando gioco contro Perin, in unāuscita bassa gli misi il piedone (nei limiti) e lo sa che fa parte del giocoā.
Differenze tra Ranieri e Nicola
āRanieri spiegava la partita nel dettaglio e sapevi cosa sarebbe successo, Nicola lavora su di noi, cura il dettaglio, ci carica, ci fa credere di essere la squadra più forte in campo. Entrambi hanno il proprio stile, ma quello che conta ĆØ che riescono a entrare nella testa dei giocatori con le loro metodologie e carisma. E quando lo fanno, il successo ĆØ assicurato. Come calciatore ĆØ importante conoscersi con il passare della carriera, in allenamento ritrovi situazioni che puoi vivere in partita e sfruttare a tuo vantaggio. Non ero abituato a subentrare, ora so che i miei 10ā²-15ā² sono la mia partita e devo sfruttarla, essere importante per la squadra, dando ciò che vuole il mister per gioire tutti insieme. Nicola ci dice che possiamo sbagliare, perchĆ© cosƬ arriviamo a capire e fare la cosa giusta, ĆØ importante essere consapevoli di se stessi, vogliamo portare in campo una filosofia e nuova e stiamo lavorando per questo. Il mister sa entrare nella testa dei calciatori, penso sempre che se vuoi bene al mister raggiungi lāobiettivo, e Nicola ĆØ giĆ dentro molti ragazzi, sa fare la battuta e sa rimproverarti nel modo giusto. Ha una sua linea, coerente e chiara, e se tutti siamo sintonizzati sono convinto che le cose andranno nel modo giusto per il Cagliariā.
La Redazione














