Il gol promozione di Bari ancora impresso nella mente, ma anche la voglia di continuare a far bene e scrivere nuove pagine in una Cagliari ormai difficile da lasciare. Leonardo Pavoletti si รจ raccontato sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, dalla rete del San Nicola fino al rapporto con Ranieri. Di seguito un estratto dell’intervista.
Sul gol di Bari
“Mi rivedo fuori dal San Nicola con la mia birretta. E pensavo alla notte di Venezia dell’anno scorso. Si piangeva, increduli per una retrocessione assurda e ora, invece, si era in festa per un popolo al quale sono legato dal 2017. Di gol nel finale ne ho fatti, col Varese, ai playout di C, al Genoa contro il Sassuolo, ma questo รจ un’altra cosa. Anche se io ho fatto l’1%: pochi minuti, un pallone e gol, ho cercato di capire dove andava il cross messo da Zappa. Ma senza il 99% fatto da altri non sarebbe accaduto. Le racconto questa: il presidente Giulini mi ha detto alla fine della partita di Bari che sentiva che l’avrei risolta io, e lo aveva detto a Muzzi e Pisacane. Le aggiungo: la mattina della partita l’ex ds Capozucca mi scrive: “Ho sognato che fai gol”. ร successo“.
Su Lapadula, Nandez, Luvumbo, Dossena e Oristanio
“Lapa รจ bravo. Siamo diversi, ma ora possiamo giocare insieme. Fatto un gol ne vuole fare subito un altro. Ha fame. Nandez รจ un cavallo, non va ingabbiato. Non so come abbia fatto a stare in B, รจ fortissimo. E non so perchรฉ una big non lo abbia preso. Zito รจ cresciuto. Se ti punta non sei felice, puรฒ farlo anche in Serie A. Di Dossena mi stupisce la concentrazione che a pochi ho visto. Oristanio ha una gamba frizzante, sembra Bernardeschi. Dobbiamo credere di piรน nei settori giovanili. Il calcio italiano ha perso un po’ di identitร “.
Sul rapporto con Ranieri
“Le mie parole sul voler giocare di piรน? ร stata una battuta, quando ho sentito che disse che avevo cinque minuti nelle gambe. Se il Cagliari รจ in A il merito รจ tutto suo. Completamente suo. Abbiamo un rapporto umano fantastico. Dopo un mese che era da noi ci siamo resi conto del suo tocco magico. La dote principale รจ l’umiltร . Cosa ci serve ora? L’equilibrio. E l’entusiasmo della cittร . Poi Ranieri rende tutto magico e c’รจ Bonato, un bravo ds. Obiettivo salvezza“.
Sul futuro
“Ogni anno dico vado, non vado, e invece l’amore รจ troppo forte. Ora รจ difficile andar via, forse per sempre. Ma voglio ancora giocare e divertirmi“.
La Redazione














