Mario Passetti, direttore generale del Cagliari, ha parlato nel prepartita DAZN della gara contro la Juventus. Il dirigente non risponde a Diego Godín (vedi articolo) ma segnala la necessità di dover raggiungere la salvezza a qualsiasi costo.
Così Passetti: «Una risposta a Godín? No, posso solo dire che è vero che c’è una situazione complicata, ma c’è perché siamo a una partita dalla fine del girone d’andata e abbiamo dieci punti. La preoccupazione è per il Cagliari, non per i singoli. Se siamo in questa situazione la responsabilità è di tutti, non ci sono capri espiatori: non è nello stile del Cagliari e mai lo sarà. Le responsabilità sono di tutti: della società, dell’allenatore e dei giocatori che poi vanno in campo. Non è certo questo il momento di fare analisi troppo dettagliate, abbiamo molta consapevolezza di quelle che sono le nostre responsabilità come società. È evidente che adesso il nostro obiettivo è creare un gruppo che sia ossessionato dalla salvezza. Il Cagliari deve salvarsi, non può esistere un’opzione diversa. Tutte le persone che lavorano per il Cagliari si alzano la mattina e devono pensare a come fare per salvare il Cagliari. Noi dobbiamo avere un gruppo di giocatori e staff che vede la salvezza come un’ossessione da quando ci si alza al mattino, il pranzo, la merenda e come ci sia allena, con la volontà di allenarsi mezz’ora in più. Noi vogliamo costruire, e il mercato ci aiuterà, un gruppo che ci aiuti in questa ossessione. Il mercato? Dev’essere uno strumento. Nel mercato non si fanno miracoli, soprattutto in quello di gennaio. Ci dev’essere quella volontà e quella passione che dicevo prima, poi devono arrivare giocatori con questa forma mentis e questa volontà, oltre che essere utili nei ruoli in cui siamo scoperti».
La Redazione