Il Consiglio comunale di Cagliari ha approvato nella serata di oggi, martedì 29 luglio, la proposta di deliberazione della Giunta diretta da Massimo Zedda sulla variazione del bilancio per il triennio 2025-2027. La proposta numero 109 ha avuto il via libera dell’aula di Palazzo Bacaredda con 19 voti favorevoli, 12 astenuti e 1 contrario, ma non senza polemiche soprattutto sul tema stadio. Tra le pieghe della proposta esposta dal primo cittadino cagliaritano, a creare frizioni è stato l’ultimo degli otto punti relativi al Servizio opere pubbliche, relativo alla “riduzione di – € 9.000.000,00 nel 2025, – € 10.000.000,00 nel 2026 e di – € 5.000.000,00 nel 2027 degli stanziamenti di entrata e spesa riferiti al finanziamento RAS per la realizzazione e la gestione, in condizioni di equilibrio economico-finanziario, del nuovo stadio di Cagliari, per lo slittamento del progetto all’annualità 2028″. Una decisione che ha causato non poche polemiche durante la discussione in assemblea tra lo stesso Zedda e la minoranza.
Il parere dell’opposizione
La questione stadio è stata sollevata da Giuseppe Farris, consigliere di opposizione: “In un comunicato stampa dello scorso 12 giugno si celebravano come in cassa i 50 milioni di euro della Regione, ma in realtà ci troviamo che una parte di quei 50 milioni, ovvero 24 milioni di euro vengono definanziati nel triennio 2025-27, verosimilmente reimmessi nel 2028 con la laconica motivazione, messa nero su bianco, che il progetto partirà solo nel 2028. Inoltre, dei 10 milioni di euro di contributo del Comune, espressamente stanziati per la demolizione del vecchio stadio Sant’Elia tra rimozione e bonifica delle macerie, la bellezza di 2 milioni e 315 mila euro verranno impiegati per una verifica sul progetto definitivo presentato l’altro giorno dal Cagliari Calcio. Sappiamo che lo stadio è un tema centrale, tanto che nei giorni scorsi è stata rilanciata la manifestazione di interesse all’acquisto del club da parte di un fondo americano specializzato in speculazione immobiliare. Ma dei 50 milioni del contributo regionale nelle casse del Comune a oggi non c’è neanche un euro. Inoltre, se il Paur oggi incide sui costi grazie alle prescrizioni richieste, probabilmente significa che il progetto originale era particolarmente superficiale. Infine, i 2 milioni e 315mila euro previsti per la verifica non verranno integrati. Ma se ora siamo in attesa di eventuali stanziamenti del governo centrale, vuol dire che il Pef è ancora molto lontano. E siamo fermi su questo, dubbi non ce ne sono”. Dello stesso parere Roberto Mura, anche lui consigliere di opposizione: “I dubbi su quello che state facendo sullo stadio rimangono e sono forti, il rinvio delle risorse regionali è messo nero su bianco, con un’operazione difficile da seguire, ma il sindaco ha preso un impegno che non più di 10 milioni delle tasche dei cittadini di Cagliari verranno utilizzati per realizzare quest’opera. È chiaro che lo vedremo nel momento in cui verrà riportata in aula la dichiarazione di pubblica utilità : allora vedremo effettivamente e definitivamente cosa avrete fatto”.Â
Le parole del sindaco
Non si è fatta attendere la replica di Massimo Zedda, primo cittadino di Cagliari. “Stiamo parlando di un procedimento non semplice, molto lungo: a dicembre abbiamo siglato la convenzione con la Regione, che prima non era mai stata siglata. Ai primi di luglio è arrivato il via libera al Paur, e non è un caso se il progetto definitivo sia stato presentato solo nei giorni scorsi, dato il timore dato dalle prescrizioni che avrebbero potuto incidere sul Piano economico finanziario e quindi direttamente sul progetto a tutto tondo. La tempistica è importante e in venti giorni non si rifà un progetto”. Il sindaco è poi tornato sul tema del “fondo riqualificazione stadi” che il governo italiano dovrebbe mettere in atto a breve: “Per il Pef siamo in attesa delle decisioni di altri e non è un caso che domani (mercoledì 30 luglio, ndr) ci sarà un incontro con Uefa e Figc perché c’è un’idea di finanziamento nazionale per l’adeguamento dell’impiantistica sportiva a livello internazionale. Con lo scenario di Euro2032 all’orizzonte, ma l’idea è trovare le risorse per adeguare anche più stadi rispetto a quelli poi eventualmente scelti. Siamo i primi insieme a Firenze, non ci sono altri concorrenti a un livello avanzato come noi”. Infine, un passaggio sulla cifra stabilita per la verifica del progetto: “Le risorse sono quelle già previste e incardinate per la valutazione del progetto: già a suo tempo c’erano diciture di questo tipo, lo si ritrova nel bilancio 2024. Non c’è nessuna modifica, anzi: ci auguriamo che i costi di demolizione calino, visto che allora venne fatto un calcolo approssimativo. C’è un progetto che è cambiato negli anni per rispondere a esigenze di livello internazionale e c’è un’ipotesi molto seria, di 300 milioni di investimento nazionale per la riqualificazione degli stadi e si sta valutando se a fondo perduto o a tasso agevolato, oppure che diventi un progetto misto pubblico-privato con il coinvolgimento dello Stato”.
L’incontro
Intanto alle 15.30 di domani, mercoledì 30 luglio, nella sede della Città Metropolitana di Cagliari a Palazzo Regio si terrà il meeting tra Uefa, Figc, Comune di Cagliari e Cagliari Calcio. Saranno presenti per il massimo organismo calcistico europeo Michele Uva, direttore esecutivo per la Sostenibilità sociale e ambientale e delegato ufficiale presso il Comitato Organizzatore italiano per gli Europei del 2032. La federazione sarà rappresentata da Antonio Talarico e Giovanni Spitaleri, mentre si ritroveranno le delegazioni di Comune (il sindaco Massimo Zedda, l’assessore allo Sport Giuseppe Macciotta e il responsabile unico del procedimento Daniele Olla) e Cagliari Calcio, capeggiata dal patron Tommaso Giulini, il direttore generale Stefano Melis e l’ing. Alessandro Gosti, consulente del club rossoblù.
La Redazione














