Nicola Riva, consigliere d’amministrazione del Cagliari e figlio di Rombo di Tuono, è stato ospite questa mattina ai nostri microfoni di Buongiorno 131. Di seguito le sue dichiarazioni.
Sul match contro il Parma
“Era una partita complicata, difficile. Il Parma ha costruito una squadra importante, con un allenatore bravo. Una vittoria è tanta roba, con essa puoi lavorare meglio sugli aspetti migliori. Sarebbe però strano arrivare alla terza giornata ed essere già perfetti: abbiamo ottenuto tre punti, credo che sia la cosa più importante”
La vittoria dopo Fiorentina e Napoli
“Nel calcio non c’è nulla di scontato o scritto, in questa partita c’erano tanti rischi. Nelle altre due abbiamo raccolto un punto contro avversari di livello, dove le motivazioni sono quasi naturali. Contro il Parma, in casa, con lo stadio pieno e l’idea di vincere non è facile approcciare la partita e portare a casa i tre punti. Caprile? Ha fatto belle parate, ma nascono da disattenzioni nostre”.Â
Su Palestra e gestione dei cambi
“Giocatore completo, si sapeva che era un calciatore importante. Mi ha stupito la sua personalità , a Napoli ha avuto una personalità da grande giocatore. Sabato è entrato in campo con una sicurezza incredibile. Ma non solo lui: l’azione del 2-0 ha visto coinvolti Borrelli e Felici, appena entrati. Questi sono segnali importantissimi perché il calcio moderno prevede undici giocatori che iniziano la partita, ma quelli in panchina devono essere allo stesso modo importanti. Noi abbiamo tanti giocatori in panchina pronti psicologicamente, sono un tutt’uno con i titolari e si è visto: hanno cambiato la partita”.
Su Caprile e il gioco del Cagliari
“Caprile, oltre alle due parate, ha dato tanta sicurezza alla squadra. è un leader, ha personalità ed è un grande portiere. Suzuki? Su Belotti non ha avuto la freddezza di bloccare il pallone, ma l’anno scorso ha fatto buone prestazioni, è un discreto portiere. Altri giocatori, come Gaetano e Belotti non partivano titolari da molto tempo: hanno margini di crescita importanti ma hanno fatto vedere buone cose. Nel primo tempo abbiamo fatto il 61% di possesso palla: il Cagliari ha cambiato modo di giocare rispetto all’anno scorso, ci vuole tempo per assimilare tutto perché vi sono giocatori nuovi e quelli che già erano presenti devono abituarsi al nuovo modo di giocare. Fare quella percentuale di possesso palla penso sia importante e avevo l’impressione che, avendo tanta qualità in avanti, poteva succedere qualcosa da un momento all’altro. Forse abbiamo peccato nell’ultimo passaggio, ma i margini di crescita sono tantissimi e ottenere i tre punti ti permette di lavorare in settimana con una mentalità diversa”.Â
Su Esposito e Kilicsoy
“Esposito ha percentuali ottime. è un giocatore completo, che puoi fare assist, gol. Ma non solo: recupera palloni, aiuta il centrocampo. Sabato avevamo un modulo particolarmente offensivo e i giocatori in attacco devono anche aiutare in fase difensiva, ma a lui è mancato solo il guizzo giusto. Anche lui ha margini di crescita importanti. Kilicsoy? Il nostro è un calcio diverso. Si è allenato poco con i compagni, ma ha esordito in Coppa Italia e in campionato. Nell’ultima settimana non si è allenato con il gruppo perché era in Nazionale. ‘Tempo al tempo’: il suo deve essere un inserimento graduale, ha potenzialità immense. Abbiamo tanti giocatori in attacco, tutti devono essere parte integrante della squadra”.Â
Sui giovani
“Un Prati, che da diversi anni gioca in Serie A, è diverso da Idrissi, Cavuoti o Pintus. Hanno tempistiche diverse. Pisacane sa come lavorare con i giovani a livello mentale e sotto tutti i profili. Si è già vista da parte di molti una crescita importante sotto l’aspetto della personalità , altri magari hanno bisogno di più tempo. Pian piano vanno inseriti, i giovani per il Cagliari sono un elemento fondamentale. Per Palestra abbiamo provato a inserire il diritto di riscatto, ma l’Atalanta aveva già rifiutato offerte importanti. È stato preso in prestito in un ruolo dove non si riusciva a trovare quel tipo di giocatore che ci serviva per sostituire Zortea, ma credo che quest’ultimo sia stato sostituito bene. Zortea gioca più arretrato al Bologna? Quando cambi squadra devi adattarti al loro tipo di gioco. L’anno scorso ha fatto molto bene qui a Cagliari perché il modulo gli si addiceva particolarmente”
Sulle opere dedicate a Gigi Riva
“Il murales vicino allo stadio è veramente bello, sotto tutti i punti di vista. Papà , di spalle con il numero 11 e quello che può essere un bambino qualsiasi da accompagnare allo stadio: è un bel murales, offre tanta identità . Il murales dell’Amsicora, invece, ritrae papà in versione calciatore e di quelli ne ho visti tanti. L’immagine vicino allo stadio, però, mi fa pensare tante cose. Sento tanti bambini che parlano di Gigi Riva: questa cosa vorrei che durasse nel tempo perché la sua storia e dei giocatori che hanno vinto lo scudetto penso che non sia solo storia del Cagliari, ma di tutta la Sardegna”.Â
Sulla trasferta di Lecce
“Loro arrivano da una brutta sconfitta. Penso che, date le dinamiche del calcio, la vittoria contro il Parma possa farti calare la concentrazione. Conoscendo il mister, però, so che farà capire che anche questo è un passaggio importantissimo, uno scontro diretto per la salvezza e un’opportunità per dare continuità di risultati e non solo. Vista anche la partita dell’anno scorso e le varie volte in cui abbiamo affrontato partite in cui era necessario fare uno step in più che poi non c’è stato, Pisacane lavorerà tanto sull’aspetto psicologico. Il nostro è un percorso di crescita che porterà a risultati importanti, senza fretta. Loro vorranno ottenere la vittoria davanti ai loro tifosi, ma noi dobbiamo concentrarci sul nostro percorso. Sono certo che a Lecce usciremo soddisfatti”.
Sulla direzione intrapresa dal Cagliari
“Sono allineato con i direttori Melis e Angelozzi e il presidente Giulini. Il Cagliari è una grande famiglia e siamo convinti che questa sia la direzione giusta. I risultati ti aiutano a crescere più in fretta, una sconfitta magari ti mette una voglia di dover rincorrere obbligatoriamente la classifica. La strada è questa e i presupposti ci sono tutti: in queste prime tre partite credo possano essere tutti soddisfatti. Se fosse tutto perfetto, secondo me sarebbe veramente preoccupante, io vedo tanti margini di miglioramento. Adesso bisogna essere soddisfatti, fiduciosi e proseguire tutti sulla stessa direzione”.
La Redazione














