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Cagliari, Nicola: “Poco aggressivi e confusionari, stasera non mi ha soddisfatto nulla”

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L’allenatore del Cagliari, Davide Nicola, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta per 2-0 contro l’Empoli. Di seguito le sue dichiarazioni.

Sulla gara

“Noi oggi, indubbiamente, abbiamo sbagliato prestazione. A me piace dire sempre le cose come stanno perché questo dà forza anche per quello che stai facendo. Nelle precedenti quattro partite di campionato abbiamo sempre fatto la prestazione mentre stasera non è stato così. Forse nelle altre gare il risultato non è stato congruo alle nostre prestazioni ma quelle ormai sono il passato. Stasera è stato impossibile ottenere un risultato congruo vista la prestazione che abbiamo fatto perché eravamo sempre secondi sulla palla, poco aggressivi, confusionari. Fin dall’inizio ho detto ai ragazzi che questo percorso sarebbe stato duro per il campionato e per quello che vogliamo proporre. Se però perdiamo quell’aggressività che abbiamo mostrato e la voglia di proporre gioco come abbiamo dimostrato, secondo me si ottiene ancora meno. Le prestazioni in linea che dovevamo fare le abbiamo fatte ma non stasera”.

Sulle difficoltà

“Io in questa partita ho visto spesso che si utilizzava il passaggio all’indietro verso il portiere e questo vuol dire che non c’è mai la convinzione e il coraggio di guardare avanti, andare a giocarsi la palla e partecipare all’azione. Devo ancora conoscere fino in fondo questa squadra. Fino al 60′ contro il Napoli, il Cagliari ha fatto un certo tipo di prestazione. Invece i due gol subiti stasera e forse anche la scontentezza del nostro pubblico un po’ ci ha pesato e non abbiamo dimostrato quella necessaria lucidità per fare una prestazione di tutt’altro tipo. Se così fosse, avremo bisogno di ancora più coraggio e ovviamente dobbiamo avere noi la forza di trascinare il nostro pubblico. Però non dobbiamo dimenticarci mai che nel momento in cui le cose vanno male possono andare male anche più avanti o all’inizio. L’unico nostro obiettivo è quello innanzitutto di tornare a fare delle prestazioni convincenti e poi cercare di fare più punti possibili”.

Sulla prestazione dell’Empoli e su Makoumbou

“Se l’Empoli ci ha battuto con le nostre armi? Avevamo preparato la partita conoscendo ovviamente il tipo di gioco dell’Empoli e stasera, al di là dell’Empoli e chiunque ci fosse stato, probabilmente non avremo portato a casa nulla con nessuno perché ripeto è la prestazione che non è stata sufficiente per ottenere qualcosa. L’Empoli ha giocato in maniera molto raccolta, pronto ad attaccare la profondità e le seconde palle e quindi da lì è nata la necessità di avere un certo tipo di centrocampo che potesse sviluppare gioco allo stesso modo. Ovviamente non siamo riusciti a fare quello che avevamo in mente, questo va riconosciuto. Makoumbou? Piano piano darò a tutti l’occasione di giocare perché è giusto così e perché non posso giocare sempre gli stessi visto il notevole dispendio d’energie. Stasera direi che siamo stati sottotono più da un punto di vista emotivo e di coraggio, abbiamo sentito probabilmente il fatto di dover assolutamente vincere ma il dovere diventa poi un imperativo che non tutti riescono poi a gestire da subito. Noi dobbiamo avere la capacità di riconoscere quando facciamo buone prestazioni e quando non le facciamo e direi che in queste prime cinque partite solo stasera il Cagliari non è stato all’altezza. Per il resto c’è ancora un sacco di lavoro da fare ma con meno spavento. Ai ragazzi ho detto che è dura, che bisogna crederci, che bisogna trovare le forze giuste, dimostrare la nostra identità e metterla in campo”.

Sulla prestazione del Cagliari

“Nel primo tempo non siamo riusciti ad aggredire come volevamo, con i tempi e con i modi giusti, senza mai alzare il baricentro e andando con passaggi all’indietro. Io però non dico questo come abitudine per incolpare i miei giocatori, sia chiaro. A me loro piacciono come mentalità nel lavoro ma probabilmente stasera non abbiamo dimostrato il coraggio necessario per poter giocare un certo tipo di sfida, a prescindere che i risultati stiano arrivando o meno. La forza di un atleta e di un gruppo è quella di credere in quello che si fa. Probabilmente dobbiamo ancora fare uno step in più. L’anno scorso non c’ero e quindi parlo di quest’anno. Le prime quattro partite mi hanno soddisfatto e sapevo che c’era da migliorare qualcosa mentre stasera non mi ha soddisfatto nulla ma i giocatori sono consapevoli di questo. Allo stesso tempo, però, è compito mio quello di far rendere al meglio la squadra. L’importante è che mantengano la giusta mentalità”.

Su cosa non va

“Se dico che stasera abbiamo sbagliato la prestazione è perché non ci è riuscito niente. Il perché di tutto questo lo scopriremo al nostro interno per capire se si tratta soltanto di una mancanza di brillantezza, della capacità di leggere le uscite in pressione o di un timore eccessivo o della necessità di vincere la partita. Io voglio creare un ambiente leale attorno a questa squadra come sto facendo parlando con voi adesso. Allo stesso tempo, però, io credo ciecamente nel mio lavoro, di situazioni difficili ne ho vissute una marea e quindi vado avanti in quello in cui credo. E loro mi hanno dimostrato che ci credono. Stasera purtroppo non siamo riusciti a fare quello che volevamo. Nel secondo tempo forse abbiamo pressato un pochino di più ma alla fine non abbiamo fatto la prestazione che dovevamo fare”.

La Redazione

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