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Cagliari, Nicola: “Negli anni mi hanno detto tante cose, questa salvezza la sento mia”

Davide Nicola Mister of Cagliari Calcio
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Al termine della sfida vinta per 3-0 contro il Venezia, l’allenatore del Cagliari Davide Nicola è intervenuto ai microfoni di Dazn per commentare la prestazione della sua squadra contro i rossoblù. Di seguito le sue parole.

Salvezza
“Ovviamente siamo molto felici, anche perché questa salvezza ce la siamo conquistata sul campo, senza dover aspettare i risultati degli altri. E questo, per noi, è motivo di grande orgoglio. Nelle due partite precedenti, avevamo affrontato squadre che avevano ancora qualcosa in palio, e forse a noi è mancata un po’ di determinazione nei momenti decisivi. Ma stasera i ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Sono davvero contento per loro: è la seconda salvezza consecutiva, con due allenatori diversi. Per me non è stato semplice subentrare dopo la presenza di un grande allenatore come quello che c’era prima. Ma siamo riusciti a compattarci, a crederci fino in fondo, e il risultato di oggi lo dimostra”.

Bilancio
“Questo era il nostro obiettivo, e lo abbiamo centrato nel modo giusto, senza dover aspettare i risultati degli altri. Per me è motivo di grande soddisfazione, perché – come vi ho sempre detto – ho sempre creduto in questi ragazzi, in questa squadra. È normale voler sempre di più, ma per ambire a qualcosa in più servono anche riflessioni diverse e più ampie. Io credo che questa squadra meritasse la salvezza, sia per quanto ha mostrato nel gioco che per ciò che ha dimostrato in termini di spirito e sacrificio. Non dimentichiamoci che nel girone di ritorno abbiamo fatto più punti di tutte le nostre dirette concorrenti. Dalla sosta di marzo in poi, siamo stati la squadra più costante, quella che ha raccolto di più tra quelle che lottavano per lo stesso obiettivo. I ragazzi se lo sono conquistato sul campo, ed è questo che conta davvero. Stasera, negli sguardi fieri di ciascuno di loro, ho trovato la gratificazione più grande”.

Senso di identità
“Mi sarebbe piaciuto avere Pavoletti, anche solo per permettergli di giocare una partita in casa, ma tanto lui ormai è di Cagliari e quindi ci sarà il prossimo anno. Roberto ha fatto una stagione davvero importante, è cresciuto tantissimo. Può e deve ancora crescere, senza dubbio, ma vedere Roberto segnare dieci gol in Serie A, senza rigori, è motivo di vanto e di orgoglio, sia per lui che per noi. Il lavoro che ha fatto, prima di tutto su sé stesso, ha dato i suoi frutti. Penso anche a giocatori come Mina, Luperto, Gaetano, o lo stesso Deiola: hanno rimandato cure e riposo nonostante acciacchi anche importanti. Questo dimostra lo spirito e la dedizione che ha avuto questa squadra. E poi, come dico sempre, qui c’è un valore aggiunto: il pubblico. Non solo per la storia che rappresenta, ma per l’umanità che trasmette. Il confronto che abbiamo avuto prima della partita è stato qualcosa di raro. È difficile vedere una tifoseria capace di sostenerti così, di elogiarti quando è giusto farlo e allo stesso tempo offrirti critiche costruttive per migliorare. Questo è un patrimonio prezioso”.

Una salvezza diversa dalle altre
“Adesso è importante staccare un attimo e preparare al meglio la prossima partita, perché è un impegno fondamentale. Se ti fai trovare impreparato, rischi di prendere delle sberle sonore. Dobbiamo essere consapevoli di questo: faremo la nostra partita, dando il massimo come sempre. Per me, questa volta, c’è una soddisfazione ancora più grande. Negli ultimi anni sono riuscito a raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato, ma spesso mi veniva detto qualcosa o c’era sempre da aspettare altri risultati. Quest’anno, invece, ce l’abbiamo fatta da soli, senza dipendere da nessuno. Questo me lo fa sentire ancora più mio, ed è motivo di grande orgoglio e felicità”.

La Redazione

 

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