Oltre ai temi della partita, nella conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Cagliari, Davide Nicola ha parlato anche del suo futuro in rossoblù oltre a chiarire le sue considerazioni fatte in sala stampa dopo la sfida contro il Venezia.
Futuro
“Quando sono venuto qua l’ho fatto con l’idea di costruire qualcosa. Se parlassi ora del futuro non sarei coerente con il mio lavoro. A fine campionato ci troveremo con la società: in ogni stagione che finisce ci sono cose positive e altre da migliorare, ma ora sono concentrato sulla partita contro il Napoli”.
Post Venezia
A chi si riferiva nel post Venezia? “Non c’è qualcuno con cui avercela, ma una considerazione generale rispetto a quello che quotidianamente si possa pensare. Noi tutti siamo ambiziosi, tutte le parti in causa. Quando si dice ‘ci si poteva salvare prima’, io da professionista ascolto e dico ‘Se in quella partita avessimo raccolto di più, qua non ci siamo espressi bene, forse avremmo potuto avere tre punti in più e salvarci prima’. Le facciamo anche noi queste considerazioni, ci mancherebbe. Ma un campionato tranquillo come quello di quest’anno che ci ha visto stare una sola volta in zona retrocessione, salvandoci con cinque punti di vantaggio, credo rappresenti al meglio il valore del Cagliari, ovvero una squadra che deve lottare per la salvezza: abbiamo fatto cose pregevoli e buone, altre però sono da migliorare. Però dico anche: prendiamo l’esempio di Torino e Udinese che sono da anni in Serie A e con budget diversi da noi. Non è semplice fare il salto in avanti perché ci deve essere, per esempio, una programmazione o la costante possibilità di poter investire. Fondamentalmente il Cagliari è nella condizione in cui voleva e ha raggiunto l’obiettivo che si era imposto. Con idee diverse, con possibilità di capire se si può migliorare, perché se non si può è inutile dire che faremo qualcosa in più. Se la nostra realtà è questa battaglieremo per un altro anno, ma nel rispetto delle proprie potenzialità. O si accetta la situazione o non si può, nel corso del tempo, pensare che avremmo potuto avere tanti punti in più. Se si vorrà migliorare bisognerà fare scelte diverse. Io credo che il Cagliari abbia fatto un signor campionato con delle aree di miglioramento che cercheremo di migliorare, laddove sarà possibile farlo. Scelte diverse? Fabregas mi ha detto che la continuità è arrivata dopo 31 partite, perché hanno avuto nuove frecce al proprio arco. Ma il Como non lo metto nel novero delle squadre che lottano per la salvezza. Qui abbiamo lottato tutti dalla stessa parte e lo abbiamo dimostrato sia dentro che fuori dal campo. Come per la partita con il Venezia, che ci ha fatto spendere enormi energie mentali”.
La Redazione














