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Cagliari, Nicola e l’arma Luvumbo: di nuovo a gara in corso con l’Atalanta?

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La trasferta di Firenze di domenica 8 dicembre per il Cagliari di Davide Nicola, nonostante la sconfitta per 1-0, è stata tutto fuorché una giornata negativa. Atteggiamento, personalità e voglia di giocarsela: sono questi gli aspetti positivi con cui i rossoblù hanno fatto ritorno in Sardegna dopo un match affrontato a viso aperto contro una rivale sia sulla carta che per classifica superiore. A mancare è stato solo il gol, un pareggio che sarebbe stato più che meritato per quanto visto in campo. Le sensazioni, però, e a maggior ragione per una squadra che lotta per la salvezza, sono estremamente positive oltre che capaci di infondere nuove certezze nel lavoro fin qui compiuto, in virtù di un prosieguo di stagione ancora tutto da scrivere.

Arma

“Sono contento per la prestazione ma rammaricato per non aver fatto un punto. Perché la situazione sul gol di Cataldi, che accettiamo come lettura arbitrale, è simile a quella che abbiamo avuto con Makoumbou, però noi non siamo riusciti a segnare. I numeri dicono che oggi il Cagliari ha fatto una grande partita. Vorrà dire che alzeremo ancora l’ambizione per migliorare sui dettagli”. Da queste parole comincia verosimilmente la seconda parte del lavoro di Nicola al Cagliari. Una seconda parte che arriva dopo una prima nella quale il tecnico piemontese ha posto l’attenzione sul formare le basi del suo Cagliari dal punto di vista tattico e mentale. I rossoblù durante questi mesi hanno messo in luce un’evoluzione, in termini di maturità e consapevolezza, che ha permesso di compiere dei grandi passi in avanti mostrando sempre con più frequenza prestazioni consistenti e all’altezza dell’ impegno. Come nell’ultima sfida contro la Fiorentina, ma questo, al momento, sembra non bastare. Perché l’assenza di peso in avanti sembra essere per Nicola il primo problema da sistemare in una stagione nella quale, con Pavoletti e Lapadula che non sembrano dare sufficienti garanzie, il solo Piccoli non può farsi carico dell’intero reparto. Con la sessione di mercato alle porte appare chiaro come una delle esigenze principali per i rossoblù sia la presenza di una punta da affiancare all’ex Lecce o che comunque possa dargli respiro quando necessario. Se non segni non vinci e per questo Nicola, in attesa di buone notizie a gennaio, deve ora contare sulle pedine a disposizione e tra queste oltre a Viola e a un Gaetano sempre più vicino alla condizione ottimale, c’è un Luvumbo che, seppur carente almeno in termini numerici con un solo gol e un assist fin qui, nella gara di Firenze ha dimostrato di poter essere un’arma in più anche in corsa.

Jolly

Subentrato al 57′ minuto di Fiorentina-Cagliari con i rossoblù sotto dopo il vantaggio firmato Cataldi al 24′ del primo tempo, l’esterno angolano ha dato ossigeno e vigore alla manovra offensiva, mettendo in più situazioni la difesa viola in difficoltà e costringendo Dodó prima e Gosens poi a spendere un cartellino giallo. La gestione di Luvumbo nel lunch match della quindicesima giornata è stata preparata da Nicola che ha provato prima a tenere aperta la partita il più a lungo possibile per poi cercare di sfruttare la velocità dell’angolano per mettere in difficoltà la difesa gigliata. Come più volte ribadito dal tecnico piemontese, i giocatori vanno schierati anche in base alle qualità dell’avversario e se per la sfida con il Verona, precedente a quella contro i toscani, Luvumbo è stato preferito dall’inizio, è interessante osservare come contro una delle squadre più in salute del momento abbia preferito sfruttare la velocità del suo numero 77 nell’ultima mezz’ora di gara. Prima della partita contro i viola, secondo i dati Opta, Luvumbo era il giocatore del Cagliari con più falli subiti (28) e con il maggior numero di dribbling tentati (31), numeri verosimilmente cresciuti dopo il match e che spiegano il tipo di incisività che è in grado di garantire il ventiduenne. Detto che in confronto allo scorso anno il suo attuale rendimento è inferiore: alla quindicesima giornata della stagione 2023-24 infatti erano stati tre i gol segnati rispettivamente contro Bologna, Milan e Salernitana, chiudendo il suo score personale con quattro reti e 6 assist. Numeri che sono la vera croce di Luvumbo, ancora atteso dal salto di qualità in termini realizzativi pur nell’evidente crescita alla voce applicazione tattica e sacrificio.

Futuro

Con una difesa ritrovata e un centrocampo fin dall’inizio maggiore punto di forza della formazione rossoblù per qualità e quantità, il Cagliari necessita di un innesto lì davanti capace di garantire maggiore peso specifico al reparto offensivo. In attesa però di un eventuale acquisto dal mercato, a Nicola non rimane altro che sfruttare nel migliore dei modi le proprie carte e chissà se proprio contro la temutissima Atalanta la velocità di Luvumbo non possa essere quel fattore in più per i rossoblù. I bergamaschi arriveranno alla Unipol Domus presumibilmente provati dalla sfida di Champions League contro il Real Madrid persa dai ragazzi di Gian Piero Gasperini per 2-3 ma giocata con grande ritmo e intensità, aspetto che nei novanta minuti potrebbe rivelarsi favorevole al Cagliari. Una formazione iniziale simile a quella vista a Firenze con l’innesto in corso d’opera di Luvumbo potrebbe rivelarsi una mossa vincente. Considerando inoltre che ormai parlare di undici titolari è limitativo, con i cinque cambi che permettono di modellare la propria squadra tatticamente e per giocatori. Nicola potrebbe puntare proprio su questo, con Luvumbo e la sua capacità di strappare da utilizzare come arma spaccapartite, scelta già vista in passato con Claudio Ranieri alla guida. Il classe 2002 di Luanda lo ha dimostrato anche a Firenze: a gara in corso e con gli avversari più stanchi è in grado di essere determinante, dando maggiore spinta e freschezza in attacco e facendo aprire maggiormente il gioco, allargando la difesa avversaria e favorendo gli uno contro uno per puntare dritto alla porta o per andare sul fondo nel tentativo di mettere al centro palloni interessanti per i compagni. Contro l’Atalanta l’anno scorso fu decisivo proprio da subentrante con un assist per Viola che valse il definitivo 2-1 per i rossoblù, un precedente che Nicola spera possa ripetersi anche sabato 14 dicembre alla Unipol Domus.

Giuseppe Meloni

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