Conferenza stampa della vigilia in casa Cagliari in vista della gara contro il Genoa di domani, domenica 24 novembre; il tecnico rossoblù Davide Nicola risponderà alle domande dei giornalisti nella sala stampa di Asseminello.
A cura di Giuseppe Meloni – clicca qui per aggiornare la diretta testuale
Fine della conferenza
Da Didì a Davide
“In realtà Didi è un soprannome che mi è stato dato dalla mia maestra d’asilo, avevo quattro anni. In paese ancora mi chiamano così a me fa piacere perché è parte del mio passato. Genoa rappresenta ciò che ho detto prima, ho rispetto per l’opportunità che mi è stata data, per i grandi i maestri di calcio che ho avuto da Mainetto, Onofri, Maselli, al mio scopritore Palotti, è stata un’avventura he ha creato i presupposti per creare le vasi della mia vita anche al di fuori dal campo è ovvio che c’è massimo rispetto per questo. Hanno imparato a conoscermi e rispettarmi come persona e per come vivo il lavoro, sanno bene che che in ogni contesto per me conta solo questo e faccio sempre di tutto per battere qualunque avversario indipendentemente che questo rappresenti il mio passato cosa che faranno anche loro e che aggiungo penso sia giusto fare perché altrimenti non sarebbe sport”
Mina
“Yerri sta bene, si è allenato con noi tornato dalla nazionale, è motivato come sempre. Il nostro obiettivo è quello di far fare lui tante partite ma dobbiamo comunque trovare un equilibrio con lui perché rischia di non garantirci quello standard. Lui vorrebbe ma potrebbe fare fatica. Per noi è un leader e un giocatore fondamentale”
Gaetano-Viola
“Nicolas è più una seconda punta. Da un punto di vista pratico sa rifinire ma è un giocatore che conosce bene i movimenti della seconda punta, cerca l’uno due. Gaetano è più rifinitore ha una capacità balistica più individuale con un tiro forte e preciso. È in grado di smarcarsi come una mezz’alta creando superiorità numerica con grande capacità. Deve imparare ad attaccare la profondità in maniera migliore perché è un giocatore che ha questo come qualità e noi dobbiamo servirlo meglio. Sono due giocatori che per me possono coesistere ma devi metterli in un contesto dove attorno hanno giocatori con caratteristiche diverse rispetto alle loro perché altrimenti diventa uno smarcarsi continuo senza avere mai una conquista dello spazio, cosa, che a noi piace molto fare. Si gioca e si costruisce per conquistare uno spazio e battere la linea difensiva avversaria. Queste sono nuove soluzioni per noi sulla quale lavorare”
Tutti a disposizione
“È una cosa piacevole, in molti reparti sono tutti potenzialmente titolari. Abbiamo alternative in molti ruoli, da questo punto di vista ci sono stati 15/16 giocatori presenti mentre i nazionali si sono allenati da pochi giorni. Quelli che erano qui si sono allenati con grande entusiasmo quelli che sono arrivati lavorano sempre con noi quindi sanno cosa fare. Siamo una squadra con grandi qualità tutti possono essere titolari”
Su Gaetano
“Io credo che Gianluca sia pronto. Dal punto d vista fisico sta bene, l’anno scorso non c’erano grandi aspettative, lui è stato abile a farsi trovare pronto ed essere determinante, ma ad oggi deve ritrovare quella dimensioni che aveva quando è arrivato. Vedendolo in allenamento credo sia solo una questione di scintilla”.
Meglio contro le grandi?
“In termini di numeri non credo, perché abbiamo fatto bene con il Como con il Lecce, mentre con l’Empoli abbiamo meritato di perdere. In quattro scontri diretti però abbiamo ottenuto quattro punti. Non sai mai dove prenderai i punti ma sai di dover scendere in campo per prenderne il più possibile. Il mio ragionamento è sempre questo ed è ciò che mi ha permesso di salvarmi nella mia carriera”.
La sosta
“Non credo ci penalizzi, non ragiono in questi termini. La partita ci ha lasciato delle cose buone ma allo stesso tempo attraverso lo studio di dati abbiamo analizzato la prestazione in tutto il complesso. Dobbiamo essere bravi nella transizione di gioco, non basta correre bene e molto ma occorre farlo nei tempi corretti. Dobbiamo curare i dettagli per evitare di facilitare le cose agli altri”.
Su Marin
“Noi a centrocampo al momento abbiamo degli happy problem. Da Marin ad Adopo a Makoumbou Deiola: abbiamo cinque giocatori dei quali diventa difficile poter esprimere critiche. Nelle ultime partite se andate a vedere tra i sedici potenziali per ogni gara i centrocampisti sono sempre dentro. Idem in termini di minutaggio, ognuno di loro è tra i più presenti. Questo per me è molto importante perché ci garantisce di avere delle certezze in avvio e in corso. Marin sta giocando con continuità in nazionale e questo è positivo. A centrocampo i fido di tutti i miei giocatori, ognuno di loro può dare un contributo. A seconda degli avversari le caratteristiche di ognuno di loro si sposano meglio. Marin in termini realizzativi ha fatto bene anche a Cagliari vedremo se quella di domani è la tipologia di partita per lui. Io vorrei metterli tutti ma posso metterne solo quattro”.
Scuffet o Sherri
“Sono pronti entrambi mi fido ciecamente di tutti e due, domani vedrò in base al mio istinto chi schierare”.
Cosa cambia con Vieira allenatore?
“Sicuramente negli ultimi cinque giorni c’è stato un surplus di lavoro per me e il mio staff ma questo ci ha dato ninfa e motivazione perché ci siamo catapultati per capire la sua idea di gioco nelle squadre che ha allenato, ipotizzare potenziali modi di stare in campo, poi è chiaro che il cambio non è avvenuto con troppi giorni di anticipo quindi immagino che da collega prendere piena coscienza del mondo in cui vai, conoscere le dinamiche capire le priorità non sa così immediato. Possono giocare come hanno sempre giocato con richieste differenti oppure cambiare completamente l’assetto in campo quindi noi ci siamo preparati per ogni tipi di evenienza. Vedremo, lo scopo è quello di scoprire ma che giochino in un modo o nell’altro l’importante è essere pronti”.
Che cosa significa Genova e Genoa per lei?
“Genoa è un passato lungo della mia carriera non solo da allenatore ma anche da giocatore, è la squadra che mi ha permesso di affermarmi nel calcio quindi ovviamente ci sono dei ricordi importanti che custodisco con piacere e disinvoltura. Mia moglie è di Genova quindi sicuramente è una città che rappresenta la mia vita. Al di là di questo sono concentrato sull’avversario che affrontiamo perché conosco le loro qualità. Da questo punto di vista dovremmo fare una gara molto concentrata dove dobbiamo essere consapevoli che ci sarà da battagliare dal primo all’ultimo minuto ma sono le gare che piacciono a noi”.
Sui nazionali
“Chi è rimasto qui ha lavorato con entusiasmo chi è arrivato è arrivato molto motivato. Ho visto un gruppo che ha lavorato con entusiasmo e motivazione dopo il Milan. Domani giocheremo in uno stadio caldo e sono gli ambienti che noi preferiamo”.
11.30 – Inizia la conferenza
11.20 – In casa Genoa il nuovo tecnico Patrick Vieira, subentrato ad Alberto Gilardino alla guida del Grifone, ha parlato ieri in conferenza stampa dove, oltre ad esprimere tutta la sua voglia per iniziare questa prima esperienza da coach in Italia, ha commentato così sul Cagliari: “Il Cagliari è una squadra a cui piace giocare palla in avanti. La cosa importante è concentrarsi su come dobbiamo giocare noi. Se facciamo una bella partita con la gente allo stadio possiamo mettere in difficoltà il Cagliari”.
11.10 – Buongiorno amiche e amici di Centotrentuno, un saluto dalla sala stampa di Asseminello da dove vi riporteremo le parole in conferenza stampa di Davide Nicola alla vigilia della partita con il Genoa.