Cagliari-Napoli non è un match come gli altri. Per il valore che i tifosi danno alla sfida e per quello che lo scontro ha significato negli anni passati in Serie A. Quello che si svolgerà lunedì 21 febbraio alla Unipol Domus, con il calcio d’inizio alle 19, sarà il settantaduesimo capitolo di una saga storica i cui risultati hanno avuto un valore capace di andare ben oltre le classifiche calcistiche.
I precedenti
Anche in questa stagione, il Cagliari cercherà di trovare un risultato positivo per dare forza alle proprie gambe impegnate nella corsa salvezza. Il Napoli, dall’altra parte, dopo il rallentamento dell’Inter, proverà a centrare la vittoria per rimanere in scia nella lotta scudetto. In Sardegna, nella sola massima serie, ci sono stati 35 incontri tra le due squadre: in 9 occasioni il Cagliari ha raccolto il bottino pieno, 11 volte invece i partenopei lo hanno strappato agli isolani, mentre il segno sulla X è stato messo per 15 volte. Il Napoli però ha vinto le ultime sei trasferte in campionato contro i rossoblù e arrivare a sette significherebbe stabilire un nuovo record per il club di De Laurentis. Il quadro generale parla poi di un divario più ampio, in cui le vittorie napoletane sono 32 su 71 incontri in Serie A, contro le 14 vittorie cagliaritane e i 25 pareggi. Il Napoli è rimasto imbattuto in 22 delle ultime 23 sfide e in 12 ha mantenuto la porta inviolata: solo nel settembre 2019, con il gol di Castro che valse lo 0-1, gli isolani sono riusciti a guadagnare i tre punti. Nell’ultimo scontro in Sardegna finì 1-4, con il Cagliari di Di Francesco già in crisi di risultati. La situazione odierna in classifica del Cagliari riporta però indietro di tanto tempo la mente dei tifosi rossoblù, a quel 2-1 insperato arrivato nel recupero grazie ai gol di Matri e Conti e che lanciò nel 2008 l’allora squadra di Ballardini verso una storica salvezza.
Prima classe
Il Napoli di Luciano Spalletti nonostante le difficoltà dovute agli infortuni e al doppio impegno in Europa è rimasto in lotta per il campionato e si trova in un buon periodo di forma, come dimostrato dal pareggio del Camp Nou contro il Barcellona di giovedì 17 febbraio. I partenopei non subiscono gol da due partite consecutive fuori casa e arrivando a tre eguaglierebbero una striscia fatta registrare nell’aprile 2019. Un trend che corrisponde alla solidità difensiva della squadra che ha subito meno gol in campionato, solo 17: cinque delle precedenti sei squadre ad aver incassato al massimo 17 reti dopo 25 gare stagionali di Serie A sono riuscite a vincere lo Scudetto a fine torneo, unica eccezione proprio il Napoli nel 2017-2018. Il Cagliari, club che ha subito più reti su sviluppo di calcio piazzato, ben 20, dovrà necessariamente trovare risposte anche alle difficoltà su palla inattiva. Perché Osimhen e compagni hanno segnato 17 reti in situazioni di calcio da fermo, solo una in meno dell’Inter che guida la speciale classifica. Tuttavia, la squadra di Mazzarri è forte di un periodo in cui ha perso solo una volta nel 2022, all’Olimpico contro la Roma, raccogliendo 3 vittorie e 2 pareggi: solo gli azzurri e la Juventus hanno fatto meglio da gennaio in poi, segnale di come il Cagliari abbia rialzato la testa, grazie a una maggiore attenzione difensiva, al cinismo sotto porta e alla riscoperta di interpreti come Gaston Pereiro.
Zona gol
Il vero simbolo del gruppo rossoblù è però tornato a essere Leonardo Pavoletti. Il bomber livornese ha segnato tre gol nelle ultime sue quattro partite di campionato, prendendo per mano la squadra e siglando i gol decisivi contro Sampdoria ed Empoli. L’affaticamento muscolare riscontrato durante l’ultima doppia seduta di allenamento e la crescita di Pereiro potrebbero costringere il classe ’88 a partire dalla panchina o non sfidare il suo vecchio club prima dell’arrivo in Sardegna. Solo gli ultimi lavori della settimana potranno dire di più e svelare quella che sarà la coppia d’attacco titolare alla Unipol Domus: Joao Pedro è l’unico ormai sicuro del proprio posto, nonostante sembri soffrire l’assenza di un centravanti di peso al suo fianco, Keita, Pereiro e lo stesso Pavoletti si candidano invece per affiancarlo. Dall’altra parte il Cagliari, che in difesa dovrà rinunciare certamente a Lovato ancora alle prese con il problema riscontrato a Empoli, dovrà fare particolarmente attenzione a un attacco dalle risorse importanti, partendo da Osimhen fino ad arrivare a Dries Mertens. Il belga, nonostante un ruolo diverso rispetto alle scorse annate, rimane una carta importante, capace di segnare già 10 gol al Cagliari in carriera, tra cui una tripletta nel dicembre 2016. La produzione offensiva del Napoli è sottolineata anche dal dato sui rigori. I partenopei sono la squadra che ne ha guadagnato di più in stagione nei cinque campionati europei, dieci, e ne ha realizzato sette. E dal dischetto, l’uomo in più si chiama Lorenzo Insigne, che delle sei reti contro i rossoblù in carriera, ne ha realizzato quattro dagli undici metri.
Matteo Cardia














