Al termine del recupero della trentunesima giornata di campionato che ha visto il Cagliari Primavera vincere sulla Juventus, a parlare è stato Bernardo Mereu, Responsabile del Settore Giovanile rossoblù oggi anche primo allenatore a livello formale della squadra. Queste le sue parole:
“L’andamento nel campionato dimostra il valore dei ragazzi, il grande lavoro svolto dalla società, da Daniele Conti, da Alessandro Agostini e dal suo staff. I risultati mostrano quello che è stato costruito: difficilmente si riesce a far qualcosa in pochi giorni, ma se hai realizzato basi solide durante l’anno anche queste piccole difficoltà possono essere superate. E la squadra l’ha fatto, proprio grazie al lavoro. Per il risultato io faccio dieci passi indietro perché è merito di Conti, Agostini, del club, di tutte quelle persone che hanno operato per questo, e non per ultimi dei ragazzi che hanno superato durante l’anno diverse avversità dimostrando grande carattere“.
Sulla sfida contro l’Empoli
“Quella contro l’Empoli è una sfida importante. I ragazzi meriterebbero il secondo posto, lo devono cercare sino all’ultimo secondo dell’ultima partita. Ci sarà anche lo scontro tra Inter e Sampdoria, la Samp deve per forza fare risultato per entrare nei playoff, quindi il Cagliari deve andare in Toscana con la voglia di vincere per raggiungere la seconda piazza“.
Sul Settore Giovanile
“Abbiamo raggiunto i playoff con l’Under 15, con l’Under 16, i primi giocheranno con il Torino e con il Monza i secondi. Abbiamo iniziato un percorso nazionale anche con l’Under 14 che ha fatto ugualmente molto bene quindi direi che la stagione del Settore Giovanile del Cagliari è stata fantastica. Anche l’Under 17 ha avuto una partenza lenta ma nel girone di ritorno è migliorata tantissimo e ha chiuso il proprio campionato battendo l’Atalanta fuori casa per 0-1. Tutto il lavoro dell’anno è stato improntato al grande sacrificio e alla fine sono stati raggiunti dei grandi risultati“.
Sulle emozioni in panchina
“Le mie emozioni? Stare seduti in panchina è sempre bello. Però in questo momento, il mio essere vicino alla squadra era come responsabile del Settore Giovanile perché è giusto che chi ha costruito, chi ha lavorato tanto, riceva la giusta riconoscenza allo staff e ai ragazzi che hanno regalato tante emozioni a tanti tifosi sardi“.
La Redazione