Le parole in conferenza stampa di mister Walter Mazzarri dopo la sconfitta, la settima nelle ultime otto partite, per il suo Cagliari nella sfida numero 35 della Serie A contro il Verona. Sfida finita per 2-1 a favore dell’Hellas.
La gara
“Rabbia dopo questo risultato? Abbiamo provato a fare la partita, non abbiamo fatto al meglio in fase difensiva. Non mi aspettavo questa gara sinceramente. Ora ho parlato con i ragazzi, non possiamo fare queste gare scoordinate in difesa. Abbiamo perso tutti i duelli, quindi o diciamo che c’è qualcosa che non va o diciamo che gli altri sono più forti. La prestazione non mi è piaciuta, forse i ragazzi hanno sentito la pressione della partita. Con il Genoa meritavamo di vincere mentre oggi abbiamo meritato di perdere. Abbiamo dato troppi spazi, io chiedo scusa ai tifosi e ora faremo una riflessione”.
Futuro
“Dove fare punti per la salvezza? Ora dobbiamo solo vincere, nessun calcolo. Abbiamo sprecato le nostre chance. Io oggi ero convinto di vedere un’altra squadra sinceramente. Ora dobbiamo ricaricarci senza pensare alle sfide ma solo a vincere, sia in casa che in trasferta. A volte il calcio è strano, bisogna provarci sempre con un atteggiamento diverso. Va anche detto che alcuni giocatori ancora non stanno bene, pensiamo a Nandez e Rog. Ancora non tutta la rosa ha i 90 minuti al meglio, che è quello che ti serve nel calcio moderno. Oggi non siamo stati gli stessi, io mi prendo le responsabilità ma oggi ho avuto meno risposte dai titolari”.
Mentalità
“Le palle gol le abbiamo create più nel primo tempo, nel secondo tempo abbiamo rischiato lo stesso non è vero che abbiamo fatto meglio nella prima frazione. Le migliori occasioni le abbiamo avute più nei primi 45′. Ci manca il cuore? No, ma se avessimo avuto Nandez e Rog tutto l’anno sarebbe stato diverso. Ci manca quella coesione data da questi giocatori, io ho dovuto accelerare i loro rientri e oggi erano meno pronti. La cosa incredibile oggi è che dopo il 2-1 invece di attaccare alla morte siamo calati, non deve succedere per salvarsi”.
Tattica
“Carboni dall’inizio? A volte le logiche in campo vanno a farsi benedire. Io ho scelto Goldaniga perché prima degli infortuni aveva dimostrato di essere migliore in marcatura. E poi ho messo Altare per contrastare i lanci lunghi. Questa è stata la scelta, e appena abbiamo avuto difficoltà ho richiamato Carboni. Come sta la squadra? Siamo tutti con la testa bassa, normale che siano affranti a caldo. Sarebbe anomalo il contrario. Li ho aspettati dopo la doccia e ho provato a ricaricarli”.
Lungo ritiro
“Ho chiesto ai giocatori come stanno, tutti vogliono giocare. Per me non c’è un problema atletico. Io non sono mai stato per i ritiri, ho sempre fatto decidere la società e i giocatori. Io credo nel lavoro, anche se qui ho notato c’è questa tendenza dei ritiri. Per me è giusto vadano a casa dalle loro famiglie. Poi possiamo stare tante ore insieme ad Asseminello, se la squadra vorrà andremo in ritiro vediamo. Ho fatto un voto per salvare questa squadra ve lo confesso, non mi succedeva da 20 anni”.
Keita-Pavoletti
“Il calcio è opinabile, a noi serviva qualcuno che facesse respirare il centrocampo. Questo è il motivo del cambio in attacco. Poi ho lasciato Pereiro per l’assalto finale. I cambi all’intervallo? Ne volevo cambiare sei (scherza ndr). È stato voluto farne 4 in pochi minuti comunque, perché mi servivano dei minuti per capire come la squadra stava rispondendo ai cambi. Ci sono tempistiche e logiche da rispettare. Poi quando si perde io sono sempre il primo a mettersi in discussione”.
Società
“Io parlo con la squadra, se il presidente vuole mi chiamerà: sono un dipendente. La mia esigenza è sentire la squadra. Poi con il presidente sarò sempre a disposizione”.
dall’inviato Roberto Pinna