Le parole in conferenza stampa di mister Walter Mazzarri dopo la sconfitta del suo Cagliari contro la Lazio per 3-0 alla Unipol Domus.
La gara
“Non hanno dominato in lungo e in largo rispetto a quanto dice il risultato. Noi forse siamo stati presuntuosi e superficiali con la palla al piede. I tre gol sono arrivati su palloni regalati alla Lazio. Se non avessimo perso palla non ci sarebbero state queste occasioni loro. Oggi è stato un boomerang, con la Lazio dietro e in ripartenza e noi sembravamo la grande squadra. Prendere questi contropiedi è brutto. La gara poi si è messa male troppo presto. Qualcosa si è visto ma non abbiamo trovato il gol”.
Lo Spezia
“Dobbiamo togliere quella presunzione, ma non c’è bisogno che l’allenatore martelli. Ora brucia ma ripartiamo forte dallo Spezia. Noi paghiamo ancora quel girone d’andata disastroso. A parte oggi nel girone di ritorno abbiamo perso solo contro la Lazio, io metterei la firma per questo rendimento per la salvezza. Ora bisogna ricomincia e affrontare lo Spezia come abbiamo fatto contro le altre prima della Lazio. Per noi sarà più importante di oggi”.
Gli errori
“Guardiamo però anche ai valori in campo e alla forza della Lazio. Quando siamo stati concentrati abbiamo messo sotto squadre forti come la Lazio, pensiamo all’Atalanta e al Napoli o alla Fiorentina. Oggi siamo stati presuntuosi e basta. Loro hanno fatto una grande partita e quindi complimenti a loro. Io l’ho detto più volte ai ragazzi: ora arriva il difficile, molti ci temono e ci attaccano in modo diverso. Noi dobbiamo essere più bravi”.
Paure e fantasmi
“Scorie da questa partita? Non le temo oggi alla Lazio è andato tutto bene, se fossero tre gare perse lo capirei. Guardate che abbiamo tirato più di loro, io credo che non ci sia il problema di una nuova crisi per i ragazzi. Sicuramente dobbiamo essere tutti più coscienti. Stanchezza in alcuni elementi e necessità di turnover? Joao dà l’anima e gli attaccanti hanno questi periodi, io non l’ho visto male. Normale che poi in una gara così non riesci a fare una partita stratosferica”.
dall’inviato Roberto Pinna