L’impatto di Mazzarri, l’obiettivo salvezza e il rapporto con Cagliari e la Sardegna. Questi gli argomenti della lunga intervista rilasciata alla Nuova Sardegna dal centrocampista rossoblù Razvan Marin, della quale vi riportiamo un estratto.
Su Mazzarri
“Il mister è un motivatore, ci mette l’anima negli allenamenti. Sta attento ai dettagli, ha ambizioni e fa le cose con scrupolo”, così il numero 8 romeno sull’allenatore toscano. “Mi spiega per filo e per segno quello che devo fare in campo, a seconda della partita che dobbiamo giocare o dell’avversario”, ha aggiunto.
“Il primo impatto? C’erano pochi giorni per preparare la partita contro la Lazio, si è messo subito a lavoro per trasmetterci i suoi concetti di calcio. Ho capito immediatamente che era arrivato un tecnico di grande valore“.
Sui problemi del Cagliari
“Complicato dare una spiegazione. Infortuni e Covid hanno inciso, la scorsa stagione è stata più o meno uguale, speriamo di raggiungere lo stesso risultato. Ci siamo confrontati e detti che dobbiamo stare più sereni. Quando andava male ho pensato solo a lavorare di più e guardare avanti, solo così puoi uscirne“.
La svolta
“Cosa è cambiato nell’ultimo mese? Intanto è migliorato il nostro gioco. Forse siamo più uniti, più cattivi e la testa è un po’ più libera. Forse anche più concentrati. I risultati ti danno fiducia, c’è un ambiente migliore nello spogliatoio. Prima si vedevano musi lunghi, ma è normale quando sei in difficoltà”.
“Non abbiamo fatto ancora nulla”, così Marin sulla vittoria di Bergamo, “anche se prendere i tre punti sul campo dell’Atalanta non è da tutti. Ora dobbiamo continuare così e ripeterci a Empoli”.
Il romeno passa poi alla causa principale del cambio di rotta “La forza del gruppo, perché tutti stiamo dando il 100%. La strada è lunga e lo sappiamo, tra noi giocatori c’è un bel dialogo“.
Su compagni e avversari
“Ho un bel rapporto con tutti“, così Marin sui rapporti con il gruppo, “ma durante la partita è con Joao Pedro che ci intendiamo a meraviglia“.
“Barella? Uno dei più forti, sta facendo cose importanti. Più o meno abbiamo le stesse caratteristiche, è una mezzala come me. Vede il gioco, ha cattiveria, corre tanto. Un centrocampista moderno“.
Tra futuro e passato
“Empoli domenica? Ci proveremo, partita difficile contro un avversario che esprime bel calcio. Mi aspetto le stesse difficoltà di Bergamo“. Marin poi guarda al momento che ricorda maggiormente: “L’anno scorso contro il Parma, quando abbiamo ribaltato l’1 a 3. Ma penso spesso anche all’esordio in nazionale. Ora i miei pensieri sono rivolti alla mia compagna e alla bambina che stiamo per avere“.
Tra Serie A e Sardegna
“Ho imparato tantissimo tatticamente. Stare qui mi piace e poi qui nascerà mia figlia. Basta questo per dire quanto sono legato alla Sardegna. Cagliari? La cosa che mi piace di più è il clima, temperature gradevoli e ideali per allenarsi e giocare a calcio. Il mio futuro ancora qui? Ora sono al Cagliari e il mio lavoro è aiutare la squadra a salvarsi. Il mio contratto scade nel 2025, qui sto bene, i tifosi mi piacciono, sanno stimolarci e motivarci”
La Redazione














