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Cagliari, Marin dalla Romania: “Non sono abituato ai gol. Futuro? Posso giocare a questi livelli”

Razvan Marin esulta dopo il gol alla Lituania in Nations League | Foto FRF
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La pausa per le nazionali riporterà a Cagliari un Razvan Marin rinfrancato dall’esperienza con la sua Romania, prima nel proprio girone e promossa così dalla Lega C a quella B della Uefa Nations League. Non solo, ma il centrocampista del Cagliari con i due gol realizzati nella vittoria per 4-1 contro Cipro è diventato il miglior marcatore della Romania nella competizione. Il capitano della sua nazionale ha rilasciato dopo l’ultima partita giocata a Bucarest un’intervista al sito locale DigiSport, di seguito vi proponiamo un estratto delle sue dichiarazioni.

Sui gol
“Non sono abituato a questo ruolo di realizzatore. Ho detto l’ultima volta che ho segnato su rigore che ora avrei voluto fare lo stesso su azione, posso calciare dalla distanza come ho fatto in nazionale. Credo di avere 7-8 gol in nazionale quest’anno (sono otto tra Europei e Nations League, ndr), in questi ultimi due-tre anni abbiamo avuto davvero un buon periodo. Il risultato di EURO 2024 (ottavi di finale, ndr) ci ha dato consapevolezza, abbiamo concluso tre gironi di fila al primo posto e non succedeva da tantissimo tempo”

Sull’episodio con il Kosovo
“Non ho opinioni, non ho problemi. Non si è trattato di razzismo, l’arbitro non gli ha dato il permesso di abbandonare il campo e così è normale che l’UEFA ci abbia dato la vittoria. Spero non ci siano interessi politici nella vicenda perché la politica non dovrebbe influire sul calcio (il Kosovo ha lasciato il campo a pochi minuti dalla fine sul risultato di 0-0 contro la Romania per via di cori dei tifosi di casa). Ciò che hanno fatto è stata una mancanza di rispetto a noi avversari e al loro stesso lavoro di calciatori”.

Sul Cagliari e il futuro
“In questi giorni ho pensato solo alla nazionale e al Cagliari. Vedremo che succederà in futuro sulla vicenda. Voglio che (la Romania, ndr) sia una squadra migliore e credo di avere l’abilità per giocare a questi livelli. La cosa più bella è stata qualificarsi per gli Europei e credo che la nostra crescita passi da controllare di più il gioco che poi è quello che Mister Lucescu ci chiede. Possiamo farlo perché abbiamo giocatori tecnici e di qualità”.

Matteo Zizola

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