In vacanza dopo le fatiche di Euro2024, che lo hanno visto tra i protagonisti della sua Romania con due reti realizzate, il centrocampista del Cagliari Razvan Marin è intervenuto ai microfoni dei colleghi di Cronache di Spogliatoio per parlare della sua esperienza con la nazionale romena. Di seguito riportiamo un estratto delle sue parole.
Sulla gara contro l’Olanda
”Un po’ di rammarico forse ce l’ho: abbiamo giocato molto bene nei primi venti minuti contro l’Olanda. Pensavamo di poter vincere, poi è arrivato il momento di Gakpo e la qualità fa sempre la differenza. Non so cosa sia mancato negli ultimi anni: Euro2016 è stato il nostro ultimo torneo, otto anni di assenza sono troppi. Siamo sempre andati vicino all’obiettivo, ma sul più bello abbiamo perso quel paio di partite che ci sono costate la qualificazione”.
Sui gol realizzati contro Ucraina e Slovacchia
”Sentivo il peso di essere uno dei trascinatori della mia nazionale, di solito non sono uno che soffre la pressione, anzi mi piace. Contro la Slovacchia quel pallone pesava 100 chili, mi tremavano le gambe. Sapevo di essere il primo rigorista e avevo studiato bene i movimenti di Dubravka. Ma quando sei lì percepisci sulle spalle il peso di un Paese intero. Pensavo ai venti milioni di romeni che mi stavano dietro, dovevo segnare per loro”.
Sul suo stato di forma
”Sentivo il peso di essere uno dei trascinatori della Romania all’Europeo. Dopo alcune stagioni in Italia non poteva essere diversamente. Sono riuscito ad arrivare in buona forma e a mantenere un livello sempre alto”.
La Redazione