Il difensore centrale del Cagliari, Sebastiano Luperto, è intervenuto ai microfoni de La Nuova Sardegna per analizzare il momento dei rossoblù di Davide Nicola in questo inizio di stagione. Di seguito alcuni passaggi delle sue dichiarazioni.
Sul ritiro del Cagliari nelle ultime settimane
“Ci siamo confrontati tantissimo tra di noi, ognuno ha espresso la propria opinione sulla situazione e quello che bisognava migliorare. Ci è servito per lavorare insieme di più e conoscerci meglio. Nello sport non sono cose secondarie”.
Sull’obiettivo salvezza
“Lotta salvezza più difficile delle altre stagioni? Quest’anno le squadre sono attrezzate, c’è stato un livellamento verso l’alto. La nuova formula della Champions e dell’Europa League costringerà le big a giocare più partite impegnative. Questo potrebbe avvantaggiare le “piccole” perché potranno prendere punti anche contro le formazioni di vertice. In sintesi, secondo me la quota salvezza si alzerà. Noi guardiamo avanti con fiducia, consapevoli dei nostri mezzi”.
Sull’impatto di Nicola alla guida del Cagliari
“È stato importante. Ho parlato con lui prima di venire qui, mi ha spiegato tutto. Poi ho avuto colloqui con il presidente Tommaso Giulini e il direttore sportivo Nereo Bonato. Ho capito che avevano fiducia in me. È stata la molla che mi ha spinto ad affrontare questa nuova avventura con grande entusiasmo. Mi sono sentito apprezzato dalla società. Il rapporto tra me e Nicola? Ci lega un momento bellissimo: la salvezza dello scorso campionato a Empoli all’ultimo secondo. Un’emozione particolare, un percorso duro, complicato ma alla fine abbiamo raggiunto il traguardo”.
Sui tifosi del Cagliari
“Sono qui da poco tempo, ma ho già capito una cosa: quella sarda è una tifoseria calorosa ma non invadente. Questo per me vuol dire essere speciali. Allo stadio si fanno sentire sia in casa che in trasferta e questo per noi calciatori sono paragonabili a scosse di adrenalina”.
La Redazione