Terza vittoria su tre in casa per Fabio Liverani da allenatore del Cagliari, dopo il successo con il Perugia in Coppa Italia e quello con il Cittadella in Serie B, è arrivata la vittoria per 1-0 sul Modena per i suoi. L’allenatore rossoblù ha analizzato il successo per 1-0 sul Modena in sala stampa.
Così esordisce Liverani: “A me piace, come ho detto ai ragazzi, andare a lavorare sulle cose negative. Però oggi il primo tempo è stato dominato in lungo e in largo, abbiamo avuto tante occasioni e il doppio vantaggio era giusto. Sicuramente i primi dieci minuti non bene, è una squadra che non può concedere i primi dieci minuti in quella maniera. Però, se andiamo a vedere, come occasioni limpide faccio fatica a dire che la partita poteva finire in maniera diversa. Poi, se non la chiudi, ci può stare il calcio d’angolo, il calcio di punizione, la mischia e non la vinci. Dobbiamo mettere più cattiveria, ma la squadra ha continuato a crescere rispetto a Ferrara, dove i primi trenta minuti aveva dominato e in dieci non ha concesso. Le difficoltà è prevedibile averle, ma stiamo crescendo nel gioco e nelle condizioni di alcuni giocatori. Rog negli ultimi due anni ha giocato due partite, Nandez per sei mesi non ha giocato praticamente mai. Devono ritrovare la condizione, non rischiando di doversi fermare di nuovo”.
Liverani è fiducioso: “Per trovare una quadra e una conoscenza di qualità ci vuole la conoscenza del compagno. Dalle amichevoli in poi difficilmente abbiamo fatto una doppia partita con dieci undicesimi, abbiamo sempre cambiato. Dobbiamo trovare una quadratura, oggi è chiuso il mercato e da lunedì sicuramente lavoreremo su un modulo e un qualcosa di alternativo per le qualità della rosa, che è conclusa. Devo mettere tutti nelle condizioni di lavorare al massimo, vedremo anche un modulo alternativo per sfruttare le qualità dei giocatori. Anche chi non ha giocato non è detto che dalla prossima non possa essere utile. Ai ragazzi ho detto questo perché ci credo: abbiamo un gruppo forte, dobbiamo migliorare ma abbiamo qualità”.
Sulla difesa a tre finale, Liverani dà un giudizio: “La squadra avversaria ha messo quattro attaccanti, metteva palle sopra la linea difensiva e volevo dare un po’ di copertura. La squadra è calata molto con Rog e Viola, non c’era la qualità di palleggio. Abbiamo deciso, visto che loro il centrocampo lo saltavano sistematicamente, di mettere negli ultimi minuti Luvumbo vicino a Pavoletti e sacrificato Mancosu. Qualche scoria di serenità nel giocare e trovare la soluzione sotto pressione l’abbiamo avuta, i ragazzi devono trovare serenità. È normale che se 1-0 non la chiudi qualche fantasma ci sia, ma possiamo toglierlo giocando, vincendo e trovando sicurezza. Si può difendere ripartendo con un passaggio”.
Liverani valuta il mercato a poco più di ventiquattro ore dalla fine: “Oggi faccio fatica. Se devo avere un pensiero di crescita lo colloco sicuramente nella vetta. Dobbiamo arrivarci però con il calcio, con le prestazioni e la qualità: non possiamo vincere solo con prestazioni individuali. Questa squadra ha grandi giocatori ma non campioni, mi piace che questa squadra ha ampi margini di miglioramento di calcio. Dobbiamo migliorare nelle soluzioni e crescere tecnicamente: per me i giocatori tecnici, anche i difensori, devono giocare da dietro. La scelta fa la differenza. Sono comunque contento del gruppo, del mercato e della squadra che abbiamo chiuso”.
Viola è tornato in campo dopo aver saltato le ultime due partite. Così Liverani sul centrocampista: “Viola è un giocatore di qualità e un ragazzo intelligente. Ha avuto un virus intestinale che l’ha debilitato, ha avuto una flessione fisica e per questo non è stato considerato. Ha fatto la settimana del Nicolas che conosciamo, volevamo un centrocampo più folto di qualità e la squadra ne ha beneficiato: ha creato molto, è arrivata al tiro, ha imbucato e fatto assist. Mi è piaciuta la partita di Viola, debilitato ha perso un po’ di lucidità ed è arrivato stanco alla fine”.
La cattiveria davanti alla porta è un qualcosa che Liverani spera si corregga a breve: “Sicuramente. Credo che abbiamo tirato in porta una ventina di volte, nello specchio credo dieci-undici e anche su situazioni molto importanti, liberando i giocatori a dieci metri dalla porta. Questo lo possiamo migliorare solo con il lavoro e con la cattiveria in settimana, questo è un altro punto che miglioreremo. Poter fare la settimana piena mi dà positività, però sarei più preoccupato con una partita tipo Como con un solo tiro in porta”.
Liverani conclude sull’esordio di Dossena e i cambi: “L’abbiamo messo a suo agio, ha mostrato attenzione, concentrazione e voglia. È un ragazzo che vuole imparare, sa che è un’occasione importante e oggi ha fatto un esordio molto attento e pulito. Ha dato la dimostrazione di poterci stare. L’ingresso di Pavoletti? Abbiamo fatto un programma con lo staff e lui stesso proprio per metterlo nelle condizioni di essere questo tipo di giocatore, vivo e cattivo. Sa far giocare la squadra, sa fare tante cose: dobbiamo portarlo a poter giocare e allenarsi con continuità. La continuità che ha avuto dal 3 luglio a oggi gli permette di fare uno scatto di trenta metri, per me non è una sorpresa perché lo fa tutti i giorni. Forse lui si meritava qualche minuto in più, ma dev’essere motivo d’orgoglio e magari ne farà”.
Riccardo Spignesi