A poco meno di una settimana dall’inizio del ritiro rossoblù datato 3 luglio, il nuovo tecnico del Cagliari Fabio Liverani ha incontrato i giornalisti nella sala stampa della Unipol Domus per la sua prima uscita pubblica da allenatore dei sardi.
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a cura dell’inviato Roberto Pinna
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L’anno scorso non ha funzionato il rendimento individuale e di insieme, è mancata l’alchimia. Come si ricostruisce? “Sul passato non lo so ma nel presente la responsabilità sarà mia. Voglio costruire una squadra da un gruppo. Dentro e fuori dal campo. Dobbiamo credere in quello che facciamo. Le caratteristiche tecniche o tattiche da sole non bastano. Il Cagliari deve essere un’orchestra”.
Ricordi del periodo in Primavera a Cagliari? “Ho ricordi bellissimi, fu il mio primo impatto tra Primavera e prima squadra e all’epoca era più complicato fare il salto. Io dovevo esordire all’Olimpico contro la Lazio ma ero stato squalificato con la Primavera e la società non rischiò eventuali sanzioni. Però ricordo quegli anni come una delle esperienze più belle”.
Che gioco vuole portare Liverani a Cagliari? “Vogliamo fare un calcio propositivo stando nella metà campo avversaria, ma nel calcio vieni studiato e bisogna avere più sfaccettature. La volontà è quella di prendere dei calciatori che abbiamo qualità tecnica e voglia di mettersi in mostra. Se prendiamo giocatori per il mio gioco sarà più facile”
Viste le difficoltà ambientali con le quali arriva a Cagliari, tra il tifo e le tante vendite (come quella vicina di Carboni che poteva anche essere un pilastro della sua nuova rosa) come vorrà approcciare questa nuova stagione? “Sicuramente ci aspetta un campionato difficile, insieme ad altre squadre che vogliono salire come noi. Ma devo essere sincero a me questa situazione stimola, io preferisco giocare sempre per vincere. Sulle cessioni non commento quelle che ancora non sono ufficiali. Ma vi ricordo che in una trattativa ci sono sempre tre componenti: chi compra, chi vende e la decisione dei giocatori. Raccontiamo la verità totale, ogni cessione è fatta di tre volontà”.
Filo rosso dei problemi recenti con gli allenatori a Cagliari, come pensa di gestire il gruppo per evitare questo? “Io per scelta non credo che sia rispettoso parlare dei problemi di altri. Non mi è mai interessato e non mi interessa. Con la proprietà abbiamo condiviso dei piani quando ho fatto questa scelta. Dentro lo spogliatoio la responsabilità sarà mia, delle regole e del rispetto dei ruoli. Poi il giocatore sarà chiaramente sempre al centro del progetto. Ci saranno delle direttive del club sulla strategia da tenere dentro e fuori dal campo, ma io sono stato abituato a fare così”
Ha fatto richieste esplicite sul mercato? E che ritiro sarà: blindato o con i tifosi? “Chi arriverà non sarà imposto da me ma c’è un discorso di condivisione. Chiunque arriverà è perché è stato voluto da tutti, sui nomi è difficile farne visto che ne fate già tanti voi. Per il ritiro stiamo aspettando le autorizzazioni per poter riaprire anche al tifoso che così può rendersi conto e capire il nuovo progetto”
Che giovani vorresti valorizzare? E chi ha già detto io rimango anche in B tra i calciatori? “Il settore giovanile del Cagliari è in costante crescita, con la finale U19 sfuggita per poco. Significa che sta entrando nell’Olimpo della Primavera. Ci sono elementi interessanti che valuterò in ritiro, ma credo che ci sono dei calciatori che possono stare in pianta stabile con la prima squadra. Credo che almeno 3-4 ci saranno. Sui calciatori che vogliono andare via non vogliamo tenere nessuno controvoglia, se c’è un rientro economico. Ci sono dei calciatori che vogliono rimanere e altri in dubbio. Voglio avere la rosa chiusa in breve tempo, ma non dipende solo dalla nostra volontà”
Cosa deve aspettarsi il tifoso in Serie B? “Io posso garantire che la squadra avrà voglia di vincere tutte le partite, credo che la gioia più grande che possiamo ricostruire è quella che la gente si identifichi nella squadra”
Modulo? “Il modulo partirà dalla difesa a 4 e dal centrocampo a 3, per l’attacco vediamo a calciomercato finito”
Hai posto alcuni veti sul mercato? “Dopo il risultato di Salerno ero convinto che il Cagliari potesse salvarsi, purtroppo non è andata così. Quando accetti un progetto come questo il veto non esiste. Ci sono dei giocatori che hanno delle volontà e delle volte dividersi non vuol dire litigare ma significa prendere una scelta che fa bene a tutti. Prendere dei calciatori con un entusiasmo da Serie B può essere un bene per la società, io non sono uno da decisioni nette ma sono per la condivisione con la società. Io indico le caratteristiche: se ci sono in rosa calciatori con voglia di restare bene altrimenti valutiamo un’alternativa”.
Come riportare entusiasmo? “L’ottimismo lo daranno i risultati, dobbiamo essere bravi a farlo velocemente. Soprattutto dando un’identità. Chi arriva da nuovo deve essere in simbiosi con la squadra, io ho la fame di vincere ma senza dimenticare da dove veniamo. I giocatori che resteranno devono farlo con grande entusiasmo, da trasmettere anche a chi arriverà. Non possiamo essere noi ad aspettare la gente ma dobbiamo essere bravi noi a trascinare nell’entusiasmo il tifoso. Questo è il traguardo per la squadra”
Che obiettivi? “Sarà un campionato molto complesso il prossimo di B, con tante grandi squadre più qualche sorpresa. Sono almeno 7-8 le squadre competitive che puntano alla A. Noi dobbiamo essere sempre competitivi”
Quali saranno gli imprescindibili di Liverani? Che idea ti sei fatto della retrocessione? “Difficile darsi un’idea della squadra da fuori, l’anno scorso ho visto il Cagliari e ho sempre guardato la rosa e sembra difficile spiegare le attuali problematiche. Per questo non posso fare valutazioni, credo che la rosa avesse giocatori di grandi livello e adatta alla Serie A. Normale che dopo un’annata come quella vissuta ci sono delle scorie mentali e anche questo aspetto influenzerà per ripartire. Sulle qualità dei giocatori però non ci sono dubbi, ci sono state delle cessioni e ce ne saranno altre così come ci saranno acquisti. Abbiamo un direttore sportivo di qualità e io ho fiducia. Ora è più importante raggiungere gli obiettivi e non parlare”.
Con quale spirito inizia questa nuova avventura e che Cagliari sarà? “Io sono uno positivo, per me è un’opportunità importante e con la squadra ci siamo trovati nel momento giusto. Entrambi arriviamo da un momento negativo e c’è voglia di fare una stagione positiva. Già ora la squadra è competitiva e poi nel mercato diventeremo completi”
Inizia la conferenza stampa
9.46 – Ancora 15 minuti circa prima della presentazione di Fabio Liverani, al momento non è previsto l’intervento di altre figure del club isolano
9:15 – Buongiorno dalla sala stampa della Unipol Domus di Cagliari, qui per raccontarvi la conferenza stampa di presentazione di Fabio Liverani, nuovo tecnico rossoblù.