Destra e sinistra, ballottaggi e terzi incomodi. Per il Cagliari è tempo di primarie per le fasce della linea difensiva, con exit pool che cambiano nelle percentuali di settimana in settimana. Chi sale e chi scende, fino ad arrivare a chi prova a inserirsi da outsider per il rinnovamento.
Cambio
In un campionato lungo e difficile come la Serie B le gerarchie possono cambiare a seconda delle esigenze. Stato di forma fisica e mentale, prestazioni, affidabilità. Ne sa qualcosa Gabriele Zappa che sembrava essere diventato il padrone indiscusso della fascia destra nelle scelte di Fabio Liverani. Poltrona di governo della corsia che è stata improvvisamente persa a causa di errori importanti, prima nel finale della sconfitta contro il Bari e soprattutto dopo la gara contro il Venezia. Quella che sembrava una crescita finalmente iniziata al terzo anno in rossoblù è diventata un passo indietro in favore di Alessandro Di Pardo, maglia da titolare a Genova e una prestazione convincente con il passare dei minuti. L’ex Juventus Under 23 e Cosenza era finito ai margini dopo l’espulsione di Ferrara, ma la caduta del governo Zappa ha favorito il ribaltone nella destra rossoblù. Ora, con il Brescia alle porte, i sondaggi danno nuovamente davanti proprio Di Pardo, mentre il compagno all’opposizione dovrà riiniziare da capo la sua campagna elettorale per ritrovare un ruolo da protagonista nella gestione Liverani. Senza dimenticare il terzo incomodo Nahitan Nández, la cui duttilità abbinata all’esperienza con la maglia dell’Uruguay invitano a un tentativo – prima o poi – di piazzare il León come outsider di lusso nella corsa alla corsia laterale difensiva. Un terzetto che, in ogni caso, dovrà garantire quella spinta e quei cross finora arrivati con il contagocce, dettaglio fondamentale per far crescere la pericolosità offensiva del Cagliari e aiutare gli attaccanti a segnare i gol finora mancati. Anche a costo di sacrificare la parte difensiva, comunque non la principale caratteristica dei possibili interpreti.
Padrone
Storicamente in difficoltà, la sinistra rossoblù è da diverse stagioni a caccia di un capo affidabile che possa riportare il sereno dopo tante delusioni. Al netto del prestito di Pellegrini, leader temporaneo della corsia mancina con Maran in panchina, il Cagliari non trova pace ormai dai tempi di Nicola Murru e soprattutto Alessandro Agostini. Da Lykogiannis a Dalbert, ultimi esempi, passando per gli adattatati del momento come Capuano, il tema terzino sinistro è stato una vera e propria nota dolente. Liverani ora può contare su tre opzioni, Antonio Barreca, Adam Obert e infine Franco Carboni. Il primo è il classico ritorno al passato, il tentativo di ritrovare affidabilità affidandosi a chi già aveva ben figurato sulla corsia mancina. La ruggine della lontananza dai campi si è però fatta sentire e tra una condizione da recuperare e il problema muscolare contro il Venezia Barreca non è ancora riuscito a diventare un fattore determinante. Il tentativo di rinascita della sinistra è così passato nei piedi e nella testa di Adam Obert, il più utilizzato nel ruolo nella prima parte di stagione. Senza infamia e senza lode, tra alti e bassi lo slovacco ha provato a riportare tranquillità senza però riuscire appieno nel compito. Le percentuali vedono in netta ascesa il più esperto compagno ex Monaco, tornato in gruppo dopo la bandiera bianca alzata contro il Genoa e pronto a rilanciare la corsia mancina anche in fase di spinta. Non sembra poter superare la quota di sbarramento Franco Carboni, 110 minuti totali con 5 presenze, delle quali però solo quella contro il Bari dal primo minuto. A discolpa dell’italo-argentino la giovane età e, di conseguenza, la prima esperienza nel calcio dei grandi, ma oltre alla concorrenza Carboni paga il fatto di essere l’unico dei tre papabili a non essere di proprietà del Cagliari.
Non c’è tempo per gli errori, non c’è tempo per i rimpasti. Le fasce devono trovare i loro condottieri, segretari in pectore sia a destra che a sinistra, affidabili e di lungo mandato. Il Brescia è alle porte e la classifica inizia ad allungarsi, l’obiettivo promozione passa anche dalle corsie di difesa. Zappa e Di Pardo da una parte, Barreca e Obert dall’altra: i ballottaggi per il governo esterno non sono terminati, ma prima o poi la scelta definitiva sarà necessaria.
Matteo Zizola