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L'esultanza di Gianluca Lapadula in Cagliari-Sudtirol | Foto Luigi Canu

Cagliari, Lapadula: “Crediamo nella Serie A, faremo di tutto per salire”

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Un marzo da protagonista e un aprile iniziato con un gol che vale momentaneamente il titolo di capocannoniere della Serie B. Gianluca Lapadula è uno dei leader del Cagliari di Claudio Ranieri che prova a correre verso la Serie A. L’attaccante italo-peruviano è intervenuto ai microfoni di Sky Sport durante la trasmissione dedicata al campionato cadetto B Side. Queste le sue parole.

Sulla propria condizione

“Sono molto motivato, in più fisicamente sto bene, a parte un acciacco alla caviglia che ho risolto in Nazionale dove sono stato sotto controllo tutti i giorni. Sto davvero bene, e mi piacerebbe continuare così, non vedo problemi per non farlo”.

Sull’obiettivo promozione

“Il nostro obiettivo è tornare in Serie A? Sì, assolutamente. Vogliamo crederci, abbiamo l’obiettivo di crederci e faremo tutto per far sì che accada, giocando al meglio partita dopo partita”.

Sulla propria condizione

“Quando torno dalla Nazionale torno sempre più carico di quando ci arrivo. È una responsabilità in più ma anche una motivazione per far bene. Nell’ultima amichevole a Madrid sono venuti i miei genitori a vedere la gara. Erano venuti anche a Doha per lo spareggio insieme a mia moglie e alle mie figlie. Il Perù è qualcosa di importante per tutta la mia famiglia”.

Sulla situazione degli attaccanti in Nazionale e sulla sua scelta per il Perù

“Io credo che tanti attaccanti della Nazionale siano partiti dalla Serie B. Personalmente il mio rapporto con il Perù è qualcosa di bellissimo e che mi sarebbe piaciuto conoscere prima dei trent’anni. L’Italia? Nell’anno positivo di Pescara venne Gareca, l’allenatore del Perù di allora, a febbraio per vedermi e parlarmi. Andammo a pranzo insieme, iniziai così ad avvicinarmi. Da quel momento con mia moglie cominciammo anche a studiare spagnolo, poi arrivarono i playoff e solo dopo il Milan e la Nazionale italiana”.

Su cosa conta maggiormente per far bene

“La cosa più importante sono l’allenamento e la volontà di crederci sempre, anche quando sembra impossibile. È qualcosa che nella mia vita e nella mia carriera calcistica mi ha sempre aiutato”.

Ancora sull’obiettivo Serie A

“Su cosa possiamo puntare per centrare l’obiettivo Serie A? Dobbiamo continuare a dare valore al nostro stadio, siamo la seconda squadra per punti fatti in casa e dobbiamo continuare a riempire la Unipol Domus. E poi continuare con l’atteggiamento visto sabato. Con il Sudtirol abbiamo fatto la gara giusta per temperamento, per gioco e unione. Sento che siamo sulla strada giusta”.

Sul rapporto con Ranieri

“Con mister Ranieri si è creato un rapporto di stima e di grande fiducia. Qualcosa molto importante per me, l’ho conosciuto solo due mesi fa eppure è qualcosa che si è stabilito in poco tempo. Credo che il fatto che mi abbia dato tantissima responsabilità mi abbia aiutato molto a Cagliari”.

Sulla lotta per il titolo di capocannoniere

“È una bella lotta, secondo me ci divertiremo sino alla fine. Cosa farò da grande? È una domanda che ogni tanto mi faccio, ma mi sento davvero con tanta voglia addosso e mi vivo il momento. Ogni allenamento per me è fondamentale, ogni tanto il pensiero c’è, ma per ora mi godo lo sport in generale”.

La Redazione

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