La sfida di domenica 6 febbraio sarà l’occasione per diversi rossoblù di aver di nuovo a che fare, anche soltanto per 90 minuti, con un ambiente e una maglia ben noti, tra chi è cresciuto in nerazzurro e chi quei colori li ha poco più che sfiorati.
La sfida degli ex
Quando si vuole maturare e fare nuove esperienze è cosa buona e giusta lasciare il nido e spiccare il volo per diventare grandi. La sfida del Gewiss Stadium sarà la giusta occasione per Lovato, Bellanova, Radunovic, Baselli e Grassi per far vedere a mamma Atalanta quanto siano cresciuti, magari aggiungendo a una buona prestazione pure il gol dell’ex come fatto nell’ultimo turno da Sottil in Cagliari-Fiorentina. C’è chi il nerazzurro lo ha vestito a lungo, iniziando da ragazzi come Daniele Baselli e Alberto Grassi sono stati due protagonisti in maglia orobica sia ai tempi della Primavera che in Prima squadra, anche se in Serie A hanno condiviso una sola stagione, il 2014-15. Allora il quasi 30enne di Manerbio era il talento in rampa di lancio, titolare in Under 21, mentre l’ex Parma si affacciava alla Prima squadra dopo il cursus honorum nel settore giovanile. Sia all’esordio in A (22 novembre 2014, Atalanta-Roma 1-2) che in Coppa Italia (14 dicembre 2014, Atalanta-Avellino 2-0) Grassi ha rilevato il nuovo-vecchio compagno in rossoblù, con cui condivise la mediana nerazzurra nelle ultime due gare di quel campionato, contro Chievo e Milan, con alle spalle un certo Luca Cigarini. Ora i due potrebbero ritrovarsi nuovamente in campo da titolari proprio a Bergamo, stavolta con la maglia del Cagliari sulle spalle ma è facile prevedere una certa emozione nel tornare all’ex stadio “Atleti Azzurri d’Italia”.
Giovani di belle speranze
Chi probabilmente si può definire soltanto in parte ex è invece Matteo Lovato: il difensore di Monselice è arrivato in prestito durante l’ultima sessione invernale proprio dai bergamaschi, con cui ha totalizzato 7 presenze, delle quali una contro il Cagliari durante il girone di andata. Gasperini ha accettato di mandarlo a giocare in Sardegna, per fargli continuare altrove il percorso di crescita e poter così tornare a Bergamo con un bagaglio di esperienza in più. Se Lovato ha giocato poco in nerazzurro, che dire allora di Radunovic e Bellanova: entrambi hanno indossato la maglia dei lombardi soltanto in un’occasione, il portiere contro il Genoa nella stagione 2015/2016, mentre l’esterno nel 6-2 contro il Brescia nel luglio 2020. Arrivati in Sardegna con poche aspettative su di sé, i due fin qui sono stati tra le poche note liete nella deludente stagione del Cagliari: il primo ha dimostrato di poter essere una valida alternativa a Cragno, mentre l’ex Milan ha conquistato Mazzarri con la sua sfrontatezza sul campo, abbinata a una straordinaria pacatezza fuori.
Verso la sfida
Tornando al lunch match di domenica 6 febbraio, complici le assenze a centrocampo sarà un ottimo banco di prova per Baselli, che sin da subito avrà la responsabilità di prendere per mano i rossoblù. Nella gara d’andata gli uomini di Gasperini hanno dominato a centrocampo, facendo segnare al fischio finale il 64% del possesso palla. Sui 50′ di gioco effettivi per ben 32 gli orobici hanno gestito la sfera – di cui 19 nella metà campo rossoblù –, dato ben differente da quello dei sardi: considerando il possesso palla medio a partita il Cagliari è la terza peggior squadra (20’51”), davanti solamente a Udinese (19’28”) e Salernitana (16’29”), mentre l’Atalanta in questa classifica staziona al sesto posto (28’1”). Data anche la squalifica di Joao Pedro il nuovo numero 4 rossoblù dovrà dare un maggiore contributo alla fase offensiva, lasciando il compito a Grassi e Marin di fare da filtro contro le offensive neroazzurre. I bergamaschi al momento sono la quarta squadra del campionato per reti segnate (44) e la sesta per tiri totali realizzati (338) ed ecco che, tornando agli ex, un altro chiamato a fare la differenza è certamente Lovato. Se nelle ultime giornate la solidità difensiva del Cagliari è stata una piacevole sorpresa, le assenze di Altare e Zappa (positivi al Covid) e la recente negativizzazione di Carboni (che difficilmente consentirà al tonarese di scendere in campo dall’inizio) possono creare non pochi grattacapi a Mazzarri: l’ex Verona dovrà dimostrare di essere quel centrale insuperabile ammirato contro Sampdoria e Bologna e non quello impreciso visto con la Fiorentina, seppur con l’attenuante della recente negativizzazione dal covid. Insomma, tra esordi, incroci del passato e obiettivo salvezza, sono tante le motivazioni sulle cui puntare per fare in modo che il Cagliari, novello Davide batta un’Atalanta formato Golia.
Andrea Olmeo