Riconoscenza, gratitudine e affetto verso il Cagliari, la squadra del suo cuore, dov’è cresciuto calcisticamente e dove ha giocato nelle ultime due stagioni sotto le gestioni tecniche di Fabio Liverani prima e di Claudio Ranieri poi ma non solo. In tutto questo c’è Marco Mancosu, attualmente svincolato dopo che il proprio contratto con i rossoblù, scaduto lo scorso 30 giugno, non è stato rinnovato. Di seguito alcuni passaggi delle parole dell’ex fantasista del Cagliari a Radio Serie A.
Sul futuro
“Ho sempre voglia di giocare a calcio, lo farei anche ora sotto casa. Ora devo capire, essere onesto con me stesso e comprendere se sono ancora in grado di dare il 100% per una nuova eventuale esperienza. Gli stimoli ci sono ma molto dipenderà da come starò fisicamente”.
Sull’essere allenatore
“Io allenatore in futuro? Ho sempre avuto la passione di fare l’allenatore ma in questo momento sono in fase riflessiva. Da un punto di vista tattico Liverani (suo allenatore a Lecce e a Cagliari n.d.r.) mi ha insegnato molto. Per quanto riguarda, invece, la gestione del gruppo Ranieri è stato il top”.
Sui rimpianti
“Non ho nessun tipo di rimpianto. Anche gli eventi negativi servono per migliorare. Di momenti belli ne ho vissuti tanti: dalla punizione con il Lecce contro il Napoli al gol su rigore con la Casertana nel derby contro la Salernitana, dal ritorno al Cagliari al gol da centrocampo che realizzai a Modena”.
Su Ranieri
“Il mister alla guida di una nazionale? Assolutamente sì e lo ritengo adatto a una grande competizione. È un suo rimpianto, se vogliamo, quello di non aver potuto vivere un’esperienza simile”.
Su Nainggolan
“Radja è il giocatore più forte con cui ho giocato. Nella prima frase della sua carriera era fortissimo. Se poi dovessi fare il nome di un avversario che mi ha impressionato, questo è Dybala, per le sue eccezionali qualità”.
La Redazione
